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rassegna stampa

Dzeko, solo big e allo sprint. Ma la Roma tenta il dialogo

LaPresse

Il centravanti vorrebbe un top club. Sondaggi con Real, Barcellona, PSG e Premier. Il tempo stringe e i vertici lavorano a una tregua con Fonseca

Redazione

Dzeko lavora da solo a Trigoria. La botta rimediata al ginocchio contro lo Spezia è reale, ma non gli avrebbe impedito di scendere in campo sabato. Se non fosse che l'allenatore ha voluto imporre il suo diktat, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Il club giallorosso saggiamente sta provando a lavorare su due tavoli. Da un lato i tentativi di mandare il calciatore a giocare altrove continuano; dall’altro, invece, l’operazione diplomatica dei vertici vuole spingere Dzeko e Fonseca a trovare un compromesso.

Allontanare il centravanti da Roma non è semplice, ed almeno per due ordini di ragioni: 1) Edin e la famiglia stanno benissimo e hanno un legame forte con la Capitale 2) L’attaccante si muoverebbe solo per club di prima fascia, quindi no al West Ham e al Wolverhampton, anche insisteranno ancora. Col Real si è lavorato per uno scambio con Mariano Diaz (ma l’attaccante ha detto no al trasferimento) e col Barcellona, incassato l’ok di Koeman, c’è stata la frenata della dirigenza, impegnata nelle elezioni presidenziali. Voci anche sul Siviglia di Monchi, che però frena. Il Covid, comunque, morde i bilanci a tutte le latitudini e non solo in Italia, dove Inter e Juve stimano il bosniaco.

Il 3° posto dà forza all’allenatore, che in caso di qualificazione in Champions ha una clausola che prevede il rinnovo automatico del contratto, ma gli equilibri sono molto sottili. Ed è per questo che, qualora Dzeko rimanesse, è sempre la Roma che conta più di qualsiasi cosa.