Strana la vita. In Bundesliga, nel Borussia Dortmund furoreggia Erling Haaland, che ha battuto tanti record di precocità. Non si è neppure spenta l’eco dei suoi primati che, alle sue spalle, preme già Youssofa Moukoko, 16 anni, pronto a fargli nuova concorrenza sul piano dei primati. Storia diversa, in Serie A, dove brillano (con merito) Cristiano Ronaldo, Ibrahimovic, Ribery, Palacio e altri senatori coperti di gloria come Edin Dzeko, 34 anni, e Fabio Quagliarella, 37 anni, che oggi guideranno Roma e Samp in un match importante, scrivono Filippo Grimaldi e Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
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Dzeko sfida turbo Quagliarella: quando il gol non conosce età
Fonseca: "I calciatori si giudicano dal rendimento e loro sono dei grandi". Ranieri punta su Fabio
Chi non sembra sorprendersi di questa giovinezza infinita che regala il nostro campionato è Paulo Fonseca. "I giocatori non hanno età. Questa è la prova che sono grandi professionisti. Sono due grandi giocatori, e per me i giocatori non hanno età, hanno rendimento. E loro ne hanno uno grande rendimento". Proprio vero, se si pensa che Dzeko ha segnato 113 gol in 237 partite in giallorosso, diventando il terzo cannoniere di ogni tempo del club.
Nella sfida fra talenti e campioni senza età, ancora una volta la Sampdoria di Claudio Ranieri si affiderà al suo capitano: in un reparto offensivo che oggi deve rinunciare, oltre a Gabbiadini, anche a Keita, Fabio Quagliarella — sette gol in tredici presenze — resta l’anima della squadra tornata a sfruttare il gioco sulle corsie esterne.
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