rassegna stampa

Dzeko, quasi un anno di digiuno: “Mi sono tolto un peso. Adesso la Champions”

LaPresse

Il bosniaco non segnava in casa dal 28 aprile 2018: "Giochiamo con la faccia cattiva"

Redazione

Diciamoci la verità, era diventato un piccolo incubo. Perché quasi un anno senza gol per un centravanti è come vivere sempre con la bombola d’ossigeno. Sei lì, pronto a tornare a respirare, senza riuscirci mai. Ieri Dzeko è invece finalmente tornato a respirare l’aria giusta, quella della Champions League. E lo ha fatto proprio con quel gol che all’Olimpico aspettava oramai dal 28 aprile scorso, giorno della doppietta al Chievo. Da lì a ieri ci sono state altre 12 gare senza gol per il bosniaco, scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport". Fino a ieri. "È stato come togliersi un peso, anche se la cosa più importante è la vittoria – dice Dzeko –. Lo aspettavo da tanto, finalmente è arrivato. Finora è stata una stagione così, dove non siamo andati sempre bene. Ma siamo lì, ancora in corsa per la Champions. È un po’ un miracolo, ma ora dobbiamo giocare tutte le partite come abbiamo fatto nel secondo tempo. Con la faccia cattiva". 

E ieri il gol Dzeko lo ha fatto grazie ad un’invenzione di El Shaarawy, proprio l’uomo con cui aveva litigato furiosamente negli spogliatoi di Ferrara, nell’intervallo della gara (poi persa) con la Spal. Ieri Dzeko dopo aver festeggiato il gol è andato ad abbracciare il Faraone, firmando di fatto una pace che era già stata suggellata dal gol stesso. "Si trattava di trovare un po’ più di serenità, c’era molta pressione su tutti – dice alla fine Claudio Ranieri –. Piano piano stiamo tornando squadra, anche nell’altruismo. Dzeko? Non è possibile che un goleador come lui stia sotto la sua media abituale. Ma sono convinto che se lui ci regalerà delle soddisfazioni, avremo di certo più possibilità di arrivare in Champions".