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rassegna stampa

Dzeko, Pedro e Mkhitaryan: la voce dei tre tenori per riscaldare la squadra

LaPresse

Dopo il Sassuolo il discorso dei giganti dello spogliatoio. Applausi ai giovani, con la richiesta di andare avanti così

Redazione

Alla prima rilevazione, la Roma gira come la scorsa stagione. Almeno sul campo, dove la squadra di Fonseca nelle prime dieci partite di campionato ha racimolato 19 punti (18 per il k.o. a a tavolino di Verona), scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

Ora, però, si tratta di tornare a spingere sull’acceleratore, a partire dalla sfida di domenica a Bologna (prima ci sarà quella di Europa League a Sofia,che però non conta nulla per la classifica). E questo hanno detto alla squadra i tre tenori giallorossi – Mkhitaryan, Pedro e Dzeko – negli spogliatoi dell’Olimpico, subito dopo il pareggio con il Sassuolo. Facendo i complimenti un po’ a tutti, ma in particolare ai giovani. "Bravi, stiamo crescendo bene come squadra" il senso del discorso. Con il resto della truppa che è stata ad ascoltare. Perché poi quando parlano tre così, che hanno vinto tutto, non puoi far altro che metterti lì e sentire che cosa hanno da dire.

Del resto, la Roma ha tanti giovani che stanno crescendo bene. Con tutte le difficoltà legate alla loro maturazione, ma con il potenziale che stanno facendo vedere i vari Villar, Ibanez, Kumbulla e Mayoral.

E dei tre tenori l’allenatore portoghese ha parlato anche a "The Athletic", la rivista anglosassone: "Il carattere dei giocatori è un aspetto molto importante per me. Pedro è uno che al Chelsea non giocava sempre, ma quando lo faceva lavorava duro in fase difensiva. E qui sta confermando tutto ciò che pensavo su di lui. Mkhitaryan è molto simile. Sono due ragazzi con una grande intelligenza tattica. Ma quello che mi piace di loro è soprattutto la grande motivazione che hanno. Esattamente come  Dzeko".