Una volta li chiamavano "corazzieri". Ovvero, attaccanti alti e forti, perciò abili di testa ed in grado di fare a sportellate con difensori di stazza inevitabilmente simile alla loro, scrivono Maurizio Nicita e Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Ma Edin Dzeko e Arkadiusz Milik hanno anche piedi assai educati. Quanto basta per diventare punti di riferimento per Roma e Napoli, che arrivano a questa partita con spiriti ed obiettivi molto diversi.
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Dzeko-Milik: gli eurogol, la rabbia e la gioia
Centravanti simili, ma di umore diverso: per il bosniaco è un momento delicato, il polacco ha convinto i suoi tifosi
Claudio Ranieri avrebbe bisogno però della migliore versione dell’attaccante bosniaco. Non quella, per intenderci, che dal 28 aprile, quasi un anno, non riesce a trovare il gol all’Olimpico in campionato. Questione anche di testa, naturalmente. Se è vero che dal punto di vista fisico è reduce da un infortunio muscolare rimediato con la sua nazionale, è la serenità che Dzeko in questo momento cerca. Certo, dalla Bosnia rimbalzano un paio di concetti: Edin si sente un leader ma quest’anno vede che tanti di compagni col suo carattere sono stati ceduti. Inoltre, a 33 anni, vorrebbe vivere il tramonto di carriera in una squadra ambiziosa, che giochi per vincere. Cosa che Roma – dove pure lui e la sua famiglia stanno benissimo – non può garantirgli. Senza contare che lo stesso club giallorosso, qualora non arrivasse in Champions, avrebbe un qualche ridimensionamento a partire dal monte ingaggi da tagliare almeno del 20%, a cominciare magari proprio con Dzeko, che è quello che guadagna di più (circa 4,5 milioni). Morale: arrivando in Champions, sarebbe più facile che il matrimonio continui.
Matrimonio invece senza crisi e scricchiolii quello di Milik con il Napoli. Perché dopo due anni costellati di infortuni adesso finalmente i tifosi azzurri stanno scoprendo il valore di questo centravanti che segna con continuità e si è scoperto un’ottimo specialista su punizione: 3 gol diretti in questo campionato, nessuno come lui.
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