rassegna stampa

Dzeko-CR7, quasi amici

LaPresse

Poteva essere la loro prima gara insieme ma il mercato li ha divisi ancora. Fonseca difende il bosniaco: "A Verona non si è rifiutato di entrare". E Ronaldo con Kulusevski è più vicino alla porta

Redazione

Otto giorni fa, intorno alle 11 del mattino, Edin Dzeko aveva prenotato un volo da Ciampino che lo avrebbe condotto virtualmente fra le braccia di Cristiano Ronaldo, scrivono Massimo Cecchini e Fabiana Della Valle su La Gazzetta dello Sport.

Il giorno prima aveva svuotato il suo armadietto a Trigoria e, comprensibilmente, si era allenato in modo blando, ma da gran professionista aveva risposto presente alla convocazione di Paulo Fonseca per Verona.

E presente lo ha detto anche stavolta, anche se il flusso del mercato ha fatto retromarcia e il centravanti – per la terza volta in tre anni – si è ritrovato al punto di partenza, alla Roma.

Dzeko e Cristiano Ronaldo pensavano di diventare una coppia e invece stasera saranno di nuovo uno contro l’altro, come è già accaduto in passato.

Fonseca non si è opposto alla cessione di Dzeko. Ma le traiettorie del mercato sono imprevedibili e stavolta è proprio l’allenatore, confermatolo capitano, a tendergli la ciambella di salvataggio, raccontando la verità sul mancato impiego di Verona. "Non è vero che Edin si è rifiutato di entrare. In settimana ci ho parlato diverse volte. È molto motivato, si è allenato molto bene e contro la Juve giocherà". Morale: visto che tante ombre si addensano sull’allenatore – e le prime hanno le fattezze di Allegri e Rangnick – toccherà in prima battuta proprio al bosniaco "salvare" virtualmente Fonseca, con cui occorrerà ritrovare il feeling dei giorni belli.

Non è un mistero che Pirloconsiderasse Dzeko il centravanti ideale per giocare insieme a Ronaldo e Dybala e lo stesso CR7 aveva espresso il suo gradimento sul possibile acquisto del bosniaco, che avrebbe riempito l’area al posto suo, sgravando Cristiano da questo compito e attirando l’attenzione dei difensori avversari. Stasera Pirlo riproporrà lo stesso tandem offensivo visto contro la Sampdoria. Cristiano nella gara del debutto ha giocato accanto a Kulusevski, lasciando allo svedese, che è più un esterno/trequartista che un attaccante puro, le incombenze tipiche del centravanti, perché lui preferisce sempre e comunque partire da sinistra.

Per Dzeko stasera sarà un po’ come tornare al punto di partenza. La Juventus, in effetti, lo aveva cercato anche prima di approdare in giallorosso, tant’è vero che in una intervista di alcuni anni fa, l’allora d.g. bianconero Marotta ammise l’interesse per Edin, ma spiegando – vero o falso che fosse – di aver puntato su Mandzukic perché con un carattere più da combattente. La vendetta, però, com’è noto è un piatto da servire freddo e così, il 30 agosto 2015– all’esordio in una gara ufficiale all’Olimpico - Dzeko proprio contro la Juventus segnò il gol partita volando sulla testa di Chiellini (2-1 il finale). E mentre i Friedkin stasera assisteranno per la prima volta da presidenti alla partita della "loro" Roma all’Olimpico, il mercato sta per portare alla punta bosniaca il suo vice – il 23enne spagnolo Borja Mayoral del Real Madrid, che costerà una decina di milioni.