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La Gazzetta dello Sport

Dybala parte in panchina, addio vicino. De Rossi: “La Roma prima di tutto”

Dybala parte in panchina, addio vicino. De Rossi: “La Roma prima di tutto” - immagine 1
In attesa del sì dell'argentino all'Al-Qadsiah, DDR a Cagliari lancia in attacco Soulé e Dovbyk
Redazione

La prima Roma senza Paulo Dybala, che oggi va in panchina, il pericolo Cagliari e il calcio dei "subumani", per dirla con Daniele De Rossi, scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport. In una strana vigilia, vissuta a Trigoria tra l'attesa per il debutto e la malinconia per l'addio della Joya che sembra già scritto, a De Rossi è toccato il compito di "dire e non dire" sulla probabile cessione all'Al-Qadsiah dell'argentino e di rispondere invece con la massima durezza proprio a quei tifosi giallorossi, "subumani" appunto, che sui social hanno insultato l'allenatore, augurandogli pure un tumore. Per non aver, a loro dire, ostacolato la trattativa con gli arabi per Paulo, come avrebbe fatto al contrario l'ex José Mourinho: follie da tastiera di piccoli uomini che, "probabilmente, nel quotidiano, non direbbero quelle cose nei miei confronti", ha aggiunto il tecnico giallorosso. E così, un De Rossi pensieroso e allo stesso tempo carico più che mai non ha potuto negare l'evidenza dell'operazione "Dybala d'Arabia" in corso, arrivata ormai ai dettagli a sentire la sponda saudita e per la quale manca solo il sì del 31enne argentino, che potrebbe arrivare già domani. "Abbiamo sentito qualcosa, se ne è parlato un pochino. Quello che dovevo dire alla società e al giocatore l'ho detto. Paulo è convocato, tanti altri giocatori hanno situazioni di mercato, il 2 settembre sapremo cosa succederà. Da tifoso devo trattare questo argomento con delicatezza, da allenatore non posso commentare delle voci, non sono stato parte in causa". Il tecnico si è tenuto ovviamente ben distante dalle logiche economico-finanziarie dell'affare. Che comporterebbe, tra l'altro, un risparmio per le casse societarie di circa 16 milioni lordi a stagione, oltre all'eventuale introito per il costo del cartellino, per il quale la Roma avrebbe già accettato l'offerta di 8 milioni dall'Al-Qadsiah (ben inferiore al valore della clausola rescissoria di 12 scaduta il 31 luglio).