Tutto o niente per Mou. Ieri niente e lamenti, oggi tutto e subito: l’iraniano Azmoun già qui, il revenant Lukaku in dirittura d’arrivo, scrive Fabio Licari su La Gazzetta dello Sport. Per arricchire un reparto che fino a ieri poteva contare soltanto su Belotti, rimasto però a secco per un anno e apparentemente risorto al debutto di campionato con una doppietta alla Salernitana. La prospettiva ora è entusiasmante. Molteplici le soluzioni tattiche all’orizzonte per la Roma: un 3-5-2, un attacco con uno o due trequartisti, addirittura due centravanti assieme come Mou osava nei finali d’emergenza. Tutto gira attorno a Lukaku e Dybala, la coppia che sembrava non doversi mai incrociare (United-Juve) o mai giocare assieme (Inter). Ma questa è una folle estate di mercato. E non è finita.
La Gazzetta dello Sport
Dybala-Lukaku, l’attacco della Lupa. Così la Roma moltiplica le vie del gol
Lukaku alla Roma non è come Lukaku alla Juve. Allegri lo voleva perché avrebbe velocizzato i tempi dell’“anno zero”: perfetto per un 3-5-2 chiuso e ripartente. La Roma invece non ha alternative, le serve un 9 da gol subito: perché Abraham è infortunato, Belotti deve confermarsi, speriamo anche per Spalletti, e Azmoun appartiene più alla categoria di Dzeko che a quella di Lukaku: attaccante di movimento più che ammazzasette d’area. Lukaku nell’immediato può risolvere a Mou tanti problemi.
Mou pare deciso a insistere con il 3-5-2, formula ideale per esaltare la coppia Dybala-Lukaku. Ora Mou ritrova il belga con il quale non era stato facile intendersi al Chelsea e allo United, prima di trovare feeling. Dybala-Lukaku può ricordare Lautaro-Lukaku. Non è la stessa cosa perché l’argentino nerazzurro è più centravanti e quello giallorosso più trequartista, ma la coppia sembra completa e ben assortita, Charles e Sivori redivivi. Soprattutto se sostenuta dalle incursioni di una mezzala (Pellegrini o Sanches) e di un esterno. In questo 3-5-2 Azmoun può sostituire il belga, offrendo un’interpretazione diversa degli schemi d’attacco, più palleggi e tecnica, meno forza d’urto. Ma potrebbe anche affiancare Lukaku.
Se il 3-5-2 è il sistema della Roma di oggi, all’inizio dell’anno scorso Mou imposta un 3-4-2-1 per sfruttare i due trequartisti, Dybala e Pellegrini, alle spalle di Abraham. Squadra per la verità Dybala-dipendente: se l’argentino gioca dal 1’ la media punti della Roma (2,28) è il doppio di quando non c’era. Non è però la miglior stagione per il centravanti inglese, lontano dal rendimento del primo anno, soltanto 8 gol e tanti problemi fino al grave infortunio. Con Lukaku e, in subordine, Azmoun, la storia potrebbe cambiare se Mou decidesse di avanzare Pellegrini sulla linea di Dybala: in fase offensiva sarebbe di fatto un 3-2-4-1, con gli esterni molto alti e Lukaku terminal. Come l’ultimo City.
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