Paulo Dybala è alla settima stagione da quando è in Serie A che segna almeno dieci gol e fornisce almeno cinque assist. Negli ultimi venti anni ci sono riusciti solo giocatori del calibro di Zlatan Ibrahimovic, Antonio Di Natale e Francesco Totti, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport, Riavvolgendo il nastro, si capisce quanto sia stata ponderata la scelta di Dybala. È noto il corteggiamento telefonico portato avanti da José Mourinho, ma l'argentino ha voluto anche altre garanzie e così, grazie a una iniziativa del general manager Tiago Pinto, prima di firmare per la Roma la Joya ha potuto parlare direttamente con Dan e Ryan Friedkin. Il futuro sarà deciso anche in base alle ambizioni che potranno lievitare alla luce dei risultati raggiunti a fine stagione.
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Dybala, gol e assist senza fine: con la Champions può restare nella Roma
A vedere la partita all'Olimpico c'era anche Antun, manager dell'attaccante, che si fermerà in Italia fino alla partita casalinga dei giallorossi contro il Feyenoord. Presto sarà fissato un incontro con Pinto, che avrebbe come fine quello di sterilizzare le clausole di rescissione presenti nel contratto. Quella per l'Italia è da venti milioni, mentre quella per l'estero è di dodici milioni. La neutralizzazione può avvenire, anche qui come da contratto, grazie all'aumento già concordato che porterà lo stipendio da 4,5 milioni (più un bonus scattato proprio con i 10 gol) a 6 milioni a stagione. Per far si che questo avvenga, però, occorre che Dybala sia d'accordo.
Visto che nella Capitale si trova benissimo e il feeling con i tifosi giallorossi è folgorante, se la Roma arriverà in Champions tutte le perplessità riguardo alla permanenza saranno cancellate. Se invece la squadra non ce la facesse, bisognerà vedere. E questo a prescindere da quello che sarà il futuro di Mourinho, con cui il rapporto è ottimo. Perciò prima di arrivare alla cancellazione della clausola bisognerà aspettare.
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