Lo staff della Roma è arrivato presso la clinica Villa Stuart per uscire un’oretta più tardi sospirando di sollievo, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Gli esami strumentali sul ginocchio di Paulo Dybala, infatti, confermavano le speranze che stavano lievitando man mano che passavano le ore dall’infortunio occorsogli contro il Cagliari. Ovvero, che la Joya aveva riportato “solo” una piccola lesione distrattiva al collaterale mediale del ginocchio sinistro, che dovrebbe tenerlo fuori per circa tre settimane, autorizzandolo a sperare di poter giocare il 29 ottobre a San Siro contro l’Inter.
La Gazzetta dello Sport
Dybala, esami scacciapaure: adesso la Roma cerca una Joya per l’Inter
Ovvio che avere un obiettivo non significa avere certezze. Molto dipenderà da come l’attaccante argentino reagirà prima alle cure e poi alle sollecitazioni degli allenamenti, vista la sua fragilità ormai strutturale. Solo in giallorosso, infatti, Dybala ha avuto 8 infortuni, di cui 5 nella scorsa stagione, costringendolo a saltare circa un terzo delle partite. Per questo, se Paulo decidesse di non rischiare perché le sensazioni non fossero tutte univoche, a quel punto nessuno lo forzerà. Non dimentichiamo, tra l’altro, che anche nel gennaio del 2021 – quando era alla Juventus - aveva avuto un infortunio al collaterale mediale del ginocchio sinistro che, da comunicato, doveva tenerlo fuori 2-3 settimane, quando invece tornò in campo solo ad aprile, cioè tre mesi dopo.
D’altronde, l’importanza che ha Dybala quando gioca è chiaro. Non a caso lo stesso Lukaku, a Cagliari, a fine partita ha detto: "Paulo è il giocatore più importante della squadra". Una frase che sembra essere il seguito di quello che ha detto più volte Mourinho: "C’è una Roma con Dybala e una senza".
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