rassegna stampa

Dunga duro: «Se parlo di Maicon lo cacciano»

«Le porte della Seleçao non sono chiuse per nessuno, tantomeno per Maicon. Dovevamo prendere una decisione e l’abbiamo presa per il bene del gruppo e del giocatore»

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È una storia che va avanti da 20 giorni e forse non avrà mai fine, specie se alimentata dai «dico e non dico» come quelli del c.t. brasiliano Carlos Dunga. È ancora il caso Maicon a tenere banco in Brasile. Tiene banco perché Dunga si è espresso così sulla vicenda dell’esclusione del laterale romanista: «Se rivelassi qual è stato il problema, Maicon rischierebbe di perdere i contratti con la Roma e con gli sponsor e poi la colpa sarebbe mia».

La stessa frase l’aveva già fatta filtrare, il giorno dopo l’esplosione del caso, il coordinatore della nazionale verdeoro, Gilmar Rinaldi. «Le porte della Seleçao non sono chiuse per nessuno, tantomeno per Maicon. Dovevamo prendere una decisione e l’abbiamo presa per il bene del gruppo e del giocatore», ha poi aggiunto Dunga. Di sicuro, così facendo sui social network è ripartito il tormentone sul reale motivo dell’esclusione del brasiliano, prima definitiva e poi con riapertura del c.t. Dichiarazioni che evidentemente non hanno fatto piacere a Maicon, che a Garcia e alla società aveva raccontato di un ritardo nel rientro in hotel a Miami e dei successivi diverbi con lo stesso Dunga e con Rinaldi.

Verso Verona di certo c’è che Garcia ha guardato oltre ridando piena fiducia all’ex interista, che potrebbe però essere risparmiato domani contro il Verona nell’ottica del doppio impegno tra Manchester City e Juventus della prossima settimana. Possibile nuovo turnover da parte del tecnico francese: a centrocampo si scalda Paredes, sarebbe il 21o giocatore impiegato alla sesta partita ufficiale.