L’obiettivo è riportare il calcio italiano a "essere il più bello e il più visto al mondo", come da manifesto del numero uno della Lega di ADal Pino: oltre a stabilire il traguardo il presidente in carica dal gennaio scorso ha indicato una strada. Quella che porta alla costituzione di una media company Lega, in grado di produrre e distribuire i propri contenuti, con il supporto di un nuovo partner, molto ricco e di livello internazionale. Ieri - scrive 'La Gazzetta dello Sport' - è scaduto il termine per la presentazione di offerte di compartecipazione: si tratta di una quota minoritaria tra il 10 e il 15%. Otto soggetti si sono dimostrati interessati (ottima testimonianza dell’appeal della Serie A).
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Due offerte per la A: un miliardo e mezzo l’anno
Proposta di partnership dalla cordata di Cvc, Advent e Fsi, e da Bain. I club decidono il 9 settembre in assemblea
Una è quella della cordata di tre fondi riuniti: Cvc (sede britannica) con Advent (gruppo americano) e Fsi, società italiana. A un primo esame le offerte erano di 1,3 miliardi da parte di Cvc, 1,5 da Advent. L’unione fa la forza: la disponibilità annuale che potranno offrire alla Lega diventa così superiore al milione e mezzo. L’altra offerta è quella di Bain Capital, società statunitense di investimento. Ora tocca ai club: il 9 settembre si riuniranno in assemblea. L’alternativa è una scelta conservatrice: no ai fondi per mantenere una gestione interna, che ultimamente non ha però prodotto grandi risultati. Oppure una media company creata in autonomia, idea sponsorizzata dal presidente del Napoli De Laurentiis.
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