Stavolta tocca davvero a lui prendere la Roma e trascinarla verso i quarti di finale. Perché queste sono anche le sue partite e perché dopo la rete (decisiva) segnata domenica scorsa al Como, adesso Artem Dovbyk vive un momento davvero felice. Ed a dimostrarlo è arrivata finalmente anche l’esultanza successiva al gol, cosa che in passato gli è successo poche volte da quando veste il giallorosso. All’Athletic ha segnato il suo terzo gol romanista, il primo europeo. "I compagni di squadra adesso cercano di servirlo come vuole - ha detto ieri Ranieri -. Quello che mi ha fatto piacere è che per la prima volta ha gioito dopo un suo gol. Gli chiederò il perché...". E magari gli chiederà anche di ripetersi, visto che vincere oggi vorrebbe dire mettersi al riparo da brutte sorprese in quel di San Mames, tra una settimana, quando sarà tutto difficilissimo. Lo scorso anno, tra l’altro, Dovbyk - sottolinea Andrea Pugliese su 'La Gazzetta dello Sport' - spiccò il volo proprio a marzo, anche se sul finale del mese. Diciamo quindi a primavera, quando segnò dieci reti nelle ultime nove partite della Liga. Insomma, siamo nel momento caldo dell’ucraino. Ed allora stasera molto del peso dell’attacco giallorosso poserà sulle sue spalle. E su quelle di Dybala, che vive un momento di forma strepitoso e che psicologicamente forse è nel suo periodo migliore da quando è a Roma. L’argentino, tra l’altro, ha segnato 8 dei 9 gol realizzati in Europa League proprio in match casalinghi. Nelle ultime tre stagioni di Europa League solo El Kaabi ha segnato così tanto in casa.
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La Gazzetta dello Sport
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