Quindici tiri totali, di cui ben 11 da dentro l'area di rigore. Sono questi i numeri che sabato sera non sono andati giù a Gian Piero Gasperini, convinto che con una maggiore precisione (e forse anche con più qualità) la partita con l'Inter la Roma l'avrebbe almeno potuta pareggiare, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Ed invece è arrivata la terza sconfitta stagionale, un ko che - insieme a delle buone sensazioni legate a quanto fatto nella ripresa - ha lasciato comunque un po' di amaro in bocca all'allenatore giallorosso. Le cose però possono cambiare ora che Gasperini ha recuperato Leon Bailey. Il giamaicano è entrato nel finale con l'Inter e verrà sicuramente riutilizzato anche giovedì in Europa League (probabilmente in corsa, ma non è detto che Gasp non decida di buttarlo dentro dal via). Bailey può regalare all'attacco giallorosso strappi ed imprevedibilità, due fattori che aiuteranno anche nella produzione offensiva. Ma nella testa dell'allenatore giallorosso ronza da un po' l'idea di far fuori definitivamente il centravanti - o giù di lì - e di affidarsi sempre più spesso al modulo con il falso nove: con Dybala a giostrare in quella posizione, Soulé come sottopunta di destra e Bailey dalla parte opposta. Sarebbe un attacco mobile, rapido, anche capace di combinazioni molto tecniche. Del resto, Dovbyk e Ferguson hanno dimostrato di faticare molto in un fondamentale da cui un attaccante non può prescindere: il calcio in porta.
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