Trentadue milioni. Tanto sono costati alla Roma, sommando i prezzi dei cartellini, Mattia Destro e Seydou Doumbia, praticamente un milione a gol visto che insieme hanno segnato 31 reti: 29 in due stagioni e mezzo per l’attaccante rientrato dal prestito al Milan e 2 per l’ivoriano acquistato per sostituirlo a gennaio dal Cska. Trentadue milioni di euro usciti dalle casse della società tra il 2012 e il 2015, 32 milioni che la Roma, in un modo o nell’altro, vorrebbe provare a recuperare quest’estate perché nessuno dei due sarà il prossimo attaccante titolare.
rassegna stampa
Doumbia-Destro, un flop da 32 milioni
Cifra che la Roma, in un modo o nell’altro, vorrebbe provare a recuperare quest’estate perché nessuno dei due sarà il prossimo attaccante titolare
SEYDOU Non lo sarà Doumbia, che pure potrebbe (dovrebbe) restare a Trigoria. La Roma lo ha preso a gennaio, a marzo Sabatini, parlando con i tifosi, diceva: «Non ammazzatelo, dategli almeno due mesi». Gliene sono stati dati quattro, ha segnato due gol e lasciato tracce impalpabili. La Roma lo ha pagato 14,4 milioni (in tre rate) più 1,5 di bonus,guadagna oltre 2 milioni a stagione e privarsene non sarà facile. Quasi impossibile cederlo a titolo definitivo, più semplice forse trovare qualche club estero che lo prenda in prestito e si accolli, almeno, l’ingaggio.
MATTIA Non ha di questi problemi, visto che il suo stipendio si aggira intorno al milione e mezzo più premi, Mattia Destro. Il Milan, per sei mesi, ha dato alla Roma 500mila euro (un terzo di quanto i giallorossi hanno girato al Catania per Spolli), per riscattarlo dovrebbe spendere 16 milioni — più bonus —: al momento sembra impossibile. L’ultima parola spetta a Mihajlovic, ma se da Milano volessero riaverlo, nonostante i soli tre gol, Galliani chiederebbe a Sabatini un pagamento a cifre inferiori e comunque dilazionato. Il d.s. non chiuderebbe la porta a priori, non fosse altro perché Destro non vuole tornare a Trigoria neanche per sbaglio e con la Roma, soprattutto per quanto riguarda Garcia, i rapporti sono ai minimi termini. Il contratto scade nel 2017 e anche questo avrà un suo peso qualora Sabatini trovasse un’altra squadra pronta a prenderlo.
CANNONIERE Con buona pace di chi, dentro e fuori Trigoria, era pronto a brindare quando Destro, il 30 luglio 2012, è diventato un calciatore della Roma. Per prenderlo Sabatini ha insistito tanto con Preziosi e col Siena, dandosi da fare per battere la concorrenza di Juve e Inter (allora costò 13 milioni + altri 3 in cartellini di altri giocatori), convincendo il ragazzo che la Roma gli avrebbe garantito gol, prestazioni e anche una vetrina giusta per il Mondiale. La storia è andata diversamente. I rimpianti sono tanti, soprattutto quelli dei dirigenti giallorossi, e i numeri certificano come i gol non siano bastati, da una parte e dall’altra, per continuare. Destro infatti, dopo Totti (38 reti) è il secondo cannoniere dell’epoca americana con 29 centri, uno in più di Osvaldo. Non sono bastati a farlo diventare titolare. Basteranno invece i due gol di Doumbia a convincere Garcia a dargli ancora fiducia?
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