rassegna stampa

Dopo cinque mesi Pastore titolare? Dipende da Marassi

LaPresse

Potrebbe giocare dall’inizio, ma c’è l’incognita del terreno pesante. Lui è pronto, e ha sete di rivincita

Redazione

L’ultima volta che ha giocato dal primo minuto in campionato Javier Pastore era l’ultimo dei pensieri dei tifosi della Roma. Era il 26 maggio, partita finale della Serie A ma soprattutto della carriera giallorossa di Daniele De Rossi. Domenica, cinque mesi dopo l’ultima volta, l’argentino potrebbe tornare dall’inizio nel ruolo di trequartista,  quello in cui potrebbe mettere al servizio della Roma la sua classe e la capacità di mandare in porta i compagni, scrive Chiara Zucchelli de La Gazzetta dello Sport. A quello si aggrappa lui e si aggrappa Fonseca, entrambi consapevoli che a Graz, quando ha giocato titolare, le cose non sono andate benissimo.

Al Ferraris, però, il campo dovrebbe essere pesante e allora Fonseca potrebbe optare per Zaniolo trequartista centrale, Kluivert e Florenzi ai lati e Spinazzola esterno basso destro. In questi giorni Pastore si è allenato sempre, nonostante una fasciatura alla mano per un dito rotto proprio in Europa League, e si è regalato un fine settimana di riposo a Maiorca insieme a Cavani e Di Maria.

L’argentino non ha intenzione di accettare offerte esotiche e tornare in patria, ma anzi vuole giocarsi le sue carte. La sensazione è che Fonseca sarebbe ben felice di poter contare su di lui a tempo pieno, soprattutto ora che sono fuori Mkhitaryan, Pellegrini e Diawara, ma Pastore finora non ha dato le risposte che si aspettavano da lui. Fisicamente sta bene, i test sono buoni e da agosto non ha mai saltato un allenamento, ma poi il campo è un’altra cosa. Ecco perché, se dovesse giocare titolare contro Ranieri, potrebbe essere quasi un’ultima spiaggia per dimostrare a se stesso, e alla Roma, di poter essere ancora un giocatore decisivo.