C’è a chi è venuto in mente Brasile-Germania, ma vallo a chiedere a Francesco Totti e Daniele De Rossi. Vallo a chiedere a loro due, se il primo pensiero non è andato ancora più indietro, a quel 10 aprile 2007, al 7-1 di Manchester. Loro due, unici reduci di una serata inglese che spinse pure Valerio Mastandrea a scrivere una poesia, per rialzare l’animo dei tifosi romanisti come lui. Quella poesia sarà tornata anche nella testa di De Rossi, che di Mastandrea è amico, e che al ricordo di quella disfatta ci finisce dentro con le parole senza neppure bisogno di essere incalzato: «Anche sette anni fa prendemmo una batosta simile, ma in quella stagione ce la giocammo con tutti, con lo stesso Manchester all’andata, ad esempio — dice il centrocampista —. Voglio dire che questo 7-1 è stato anche colpa nostra, che non basta dire “sono più forti” per spiegare il k.o. Tra 15 giorni a Monaco faremo meglio, per forza». Il tono della voce è basso, De Rossi continua: «Il risultato è eclatante, non casuale. Non dico che ci ridimensiona, ma di sicuro ci serve da lezione per capire che davanti a noi c’è ancora tanta strada da fare.
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Il dolore di De Rossi «Pugnalata al cuore. Sembrava il Barça»
Il presidente James Pallotta a fine partita si è fatto sentire con i dirigenti giallorossi chiedendo di rialzare il morale della Roma.
Tra le due squadre c’è sì dislivello tecnico, con questo Bayern sembra di rivedere il Barcellona di Guardiola. Ma tra noi e loro non c’è tutta questa differenza: potevamo far di più, forse affrontando diversamente la partita, non so, non ho la soluzione in mano. Di sicuro è stata una pugnalata vedere i nostri tifosi applaudirci nonostante il risultato. A loro dico: il girone è tutto da giocare, la qualificazione è alla nostra portata. La stagione è lunga e potenzialmente ricca di soddisfazioni».
MORALE PALLOTTA Lo pensa pure il presidente James Pallotta, che a fine partita si è fatto sentire con i dirigenti giallorossi chiedendo di rialzare il morale della Roma. Non mollare è il messaggio, il d.s. Sabatini aggiunge: «Pensavano di poter giocare una partita diversa, se non alla pari almeno gagliarda. Non ci è riuscito ed è giusto interrogarci: è una lezione da capitalizzare, ci è caduto sopra un macigno che cercheremo subito di rimuovere. Dopo questo collasso generalizzato, la Roma deve sapere che se non mette in campo tutta la sua forza fa figuracce». E il d.g. Baldissoni conferma: «Il risultato ci sorprende per le dimensioni, questo divario non ci deve essere, altrimenti dovremmo essere preoccupati». E pure tristi, come il Totti sostituito a fine primo tempo perché risparmiato in chiave campionato. Non era il Roma-Bayern che il capitano sognava: «Ora dobbiamo rialzarci subito», ha commentato a caldo. Magari pensando al prossimo step: Sampdoria, proprio come 7 anni fa. Quella Roma si rialzò davvero, 4-0 con doppietta del capitano.
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