"Nessuno ha il posto assicurato. Con il Genoa non giocheranno dei nomi, ma una squadra". Il senso dei tormenti di Di Francesco è tutto qui, nel voler dare finalmente una sterzata forte alla stagione giallorossa. Per farlo, il tecnico della Roma ha pronte un paio di novità importanti per la sfida di stasera, contro il Genoa: il ritorno della difesa a tre - scrive Andrea Pugliese su "La Gazzetta dello Sport" - e l’esclusione di Patrik Schick dal via. Se le indiscrezioni della vigilia verranno confermate, sarà una Roma diversa, in campo con il falso nueve (Zaniolo) e per la prima volta senza centravanti.
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DiFra: “Non scappo. Ora gioca la Roma, basta con i nomi”
L’allenatore con il Genoa rischia il futuro e pensa di escludere Schick: "Nessuno ha più il posto assicurato"
Come ha detto però ieri lo stesso Di Francesco, i discorsi tattici lasciano il tempo che trovano se poi non sono supportati da altro. "L’importante sarà ritrovare un grande spirito di squadra. Senza determinate caratteristiche, tutto il resto va a morire. Questa è una gara che dobbiamo vincere e che per noi deve rappresentare un nuovo inizio, una ripartenza. Finora abbiamo perso troppi duelli individuali. Adesso siamo tutti in discussione, anche se nei ragazzi ho visto grande voglia di rivalsa, di dimostrare che non sono quelli visti fino a Plzen".
Che poi la vittoria pesi come un macigno per il futuro di tutti lo sa anche Di Francesco, la cui panchina è sempre a forte rischio. "Io non scappo mai, sono abituato ad affrontare le cose – continua il tecnico della Roma – Soprattutto qui, dove oltre che il tecnico della Roma sono anche DiFra, uno che ha rappresentato qualcosa in passato. La distanza di Pallotta? Questa è una società strutturata da sempre in un certo modo, la distanza c’è quando le cose vanno male ma anche quando vanno bene. E comunque io i miei riferimenti in società li ho, in primis Monchi".
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