rassegna stampa

La differenza l’ha fatta il fatturato e… palo dentro palo fuori

Doveva giocare per vincerla la Roma questa partita. Perché ogni altro atteggiamento sarebbe stato pericoloso e perché, alla vigilia, lo aveva detto proprio lui, Rudi Garcia: giocare per un pareggio sarebbe stato deleterio, non avrebbe aiutato a...

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Doveva giocare per vincerla la Roma questa partita. Perché ogni altro atteggiamento sarebbe stato pericoloso e perché, alla vigilia, lo aveva detto proprio lui, Rudi Garcia: giocare per un pareggio sarebbe stato deleterio, non avrebbe aiutato a portare a casa la qualificazione. E invece la Roma ha giocato a lungo proprio così, per lo 0-0, smentendo se stessa e lo stesso Garcia. Per errore o scelta? «Ma noi abbiamo giocato per vincere, non per lo 0-0, quello sarebbe stato un suicidio – è la difesa di Garcia –. Era una finale, sapevamo che loro sono forti anche con quelle assenze. È stata una partita equilibrata, ci è mancato un po’ di sostegno alle punte, ma a volte serve anche un po’ di fortuna. Se la palla va dentro per loro e fuori per noi, come sull’azione del palo, vuol dire che la fortuna ha scelto. Ma se nel primo quarto d’ora avessimo segnato, sarebbe stato tutto diverso».

COLPO DA K.O. E allora, forse, il rimpianto è quel gol nel finale di Mosca, anche se non sarebbe cambiato nulla nella sostanza, ma forse qualcosa nelle certezze del gruppo sì. “«No, nessun rimpianto per Mosca, sarebbe stato lo stesso – continua il tecnico –. Dovevamo fare più attenzione sul gioco spalle alla porta, i loro centrocampisti facevano un pressing molto offensivo. E poi non siamo stati attenti sul primo gol, non si può far tirare Nasri così. Quello è stato un colpo mentale, il gol ci ha ammazzato, sapevamo che il Bayern vinceva col Cska e che avremmo dovuto fare due gol. Dobbiamo imparare e diventare più maturi».

CERCASI GIOCATORI Già, e infatti qui Garcia è chiaro. Migliorare nella rosa, nella qualità, nei giocatori. Un appello neanche troppo velato. «Se vogliamo competere con queste squadre ci servono giocatori più forti – dice –. In queste condizioni non siamo al livello del City, anche come fatturato. E poi la differenza la fa gente che ha giocato tante partite come queste». Giocatori ed esperienza, dunque, per cercare di riagganciare la Champions e starci dentro un po’ di più. «Onoreremo l’Europa League, ma vogliamo tornare a giocarci la Champions. La Roma è stata costruita solo 18 mesi fa, ora dobbiamo toglierci subito dalla testa questa delusione». Chiusura su De Rossi, alla terza esclusione nelle ultime 4 partite. «Ha avuto una settimana complicata anche con l’espulsione contro il Sassuolo, era meglio lasciarlo riposare. Avrebbe dovuto entrare per mantenere il risultato, ma poi abbiamo subito gol». Quello del k.o., che ha steso la Roma.