Il bello è che nel dizionario la parola "rimonta" ha 5 significati: quattro di questi sono legati ad animali, scarpe, forni e miniere, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Il brutto è che nella nostra memoria ne resta essenzialmente uno: la risalita verso il vertice, quasi sempre legata ad eventi sportivi. Che la Roma di José Mourinho – il cui nome in Spagna ieri rimbalzava come possibile erede di Ancelotti al Real Madrid - in questo momento abbia molto a cuore solo l’ultimo significato appare chiaro, e per renderlo esplicito lo Special One si confessa così: "La cosa più importante è vincere e non vendere la filosofia. Non bisogna vendere scuse, ma essere un vincitore – dice a “Gameplan.com” - Vinci tre partite di fila, ma non è il paradiso perché sta arrivando una sconfitta. Perdi tre partite di fila non è un inferno, perché uscirai dal momento buio e vincerai di nuovo. È molto importante mantenere l’equilibrio. Empatia significa tutti insieme nello stesso progetto". Ecco, il progetto giallorosso è palese: giocare la prossima Champions, e per farlo occorre rimontare, appunto.
La Gazzetta dello Sport
Difesa Special per Mourinho che si affida al doppio centravanti
Dopo una avvio di campionato tutto sommato morbido – fatta eccezione per il Milan – ormai non è più tempo per rimpiangere il tempo perduto. Certo, adesso la strada si arrampica, ma le prossime 4 partite offrono ancora sfide abbordabili (le prossime due in casa contro Monza e Lecce) e due big match (Inter e il derby con la Lazio) in cui la Roma è chiamata a fare la differenza, se non vuole arrivare alla sosta di novembre ancora con diverse lunghezze di distanza dal 4° posto (adesso sono sei). Come dire, raggranellare 8 punti pare l’obiettivo minimo. Occhio poi a un dettaglio: prima della Stracittadina, causa coppe, la Roma avrà due giorni di riposo in meno.
Se Smalling e Sanches lasciano ancora dubbi sul loro effettivo rientro in forma, la buona notizia viene da Llorente, che ieri è tornato in gruppo. Un passo avanti, se si pensa anche alle assenze che coinvolgono altri reparti. In mediana infatti, oltre al solito Sanches, mancherà anche capitan Pellegrini e quindi, con tre difensori di ruolo a disposizione (Mancini, Llorente e Ndicka), Cristante potrebbe tornare in mediana. In attacco, invece, l’assenza pesante per ora è Dybala, ma con Lukaku che segna una media di un gol a partita, in avanti la Roma non ha problemi. Strategicamente, ci sarà sempre più spazio per la formula dei due centravanti. Lukaku e Belotti dovranno sfondare e, soprattutto l’ex granata, sacrificarsi in copertura in un 3-5-2 con meno fantasia.
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