Sulla tavolozza bollente di Lecce, il giallorosso più brillante è quello romanista. Vince la Roma, grazie ad uno 0-1 santificato da una rete di Dzeko, giunto al 5° gol stagionale.
rassegna stampa
Difesa solida e il solito Dzeko: la Roma sorride anche a Lecce
Nel finale Kolarov sbaglia un rigore. Il Lecce resiste bene per un tempo poi si arrende alla legge del bosniaco
La squadra di Fonseca - che cambia 4 titolari rispetto al k.o. con l’Atalanta - prende il possesso della mediana, anche se la densità dei salentini sulla trequarti consente in avvio soprattutto a Kolarov di cercare l’uno contro uno. Col passare dei minuti, scrive La Gazzetta dello Sport, il baricentro si sposta sul lato destro, dove Calderoni soffre Kluivert. Se a questo si aggiunge che Mkhitaryan stringe sempre verso il centro, si capisce come la tonnara del centrocampo pare invalicabile, non a caso Pellegrini - il vero deputato a essere trequartista - si abbassa spesso per andarsi a prendere palla. Risultato: palloni giocabili per Dzeko quasi zero, nonostante un possesso palla di primo tempo “monstre”: 69,5% e sei angoli a zero. D’altronde il piano di Liverani è proprio questo: lasciare palla ai giallorossi capitolini e ripartire negli spazi. Con queste premesse, non sorprende che i tiri in porta della prima frazione siano più leccesi che romanisti, visto che la squadra di Fonseca si fa viva soprattutto grazie alla strapotenza sulle palle inattive, materializzatesi in due colpi di testa di Mancini e del sontuoso Smalling.
Nella ripresa la Roma stringe all’angolo il Lecce, con Dzeko che sale in cattedra subito tre volte: assist per Mkhitaryan (che sfiora il palo), tiro in porta e poi gol. All’11’ la squadra di Fonseca è avanti. L’inerzia cambia, perché i salentini devono alzare il baricentro ma i pericoli sono al minimo sindacale, mentre la Roma negli spazi è spesso pericolosa. A turno, infatti, Kluivert e il subentrato Zaniolo potrebbero raddoppiare, ma il vero jolly, ce l’ha Kolarov, che al 35’ si fa parare il tiro dal dischetto. Quanto basta perché la banda Fonseca stringa i denti fino alla fine, non subendo gol per la prima volta in campionato. Il sorriso però è dimezzato perché, come per la gara di Bologna, ai piani alti l’arbitraggio - anche sul fronte dei cartellini subiti - non ha convinto. E la cosa, informalmente, è stata fatta notare.
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