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La Gazzetta dello Sport

Difesa più coperta, 2 punte, pressing, gioco aggressivo: ecco il Verona di Tudor

Difesa più coperta, 2 punte, pressing, gioco aggressivo: ecco il Verona di Tudor

L’allenatore che ha sostituito Di Francesco applicherà gli stessi concetti del suo amico Juric

Redazione

Avanti Tudor. Primo allenamento, ieri pomeriggio al centro sportivo di Peschiera del Garda, per l’Hellas, dopo il cambio in panchina. Il ribaltone di martedì, seguito alle tre sconfitte consecutive subite in avvio di campionato, con la squadra ferma a zero punti, ha portato all’esonero di Eusebio Di Francesco. Guida a Igor Tudor, quindi, che ha cominciato a lavorare con la squadra per introdurre la sua idea di calcio, scrive Matteo Fontana La Gazzetta dello Sport. Tudor ha adottato con maggior frequenza il 3-5-2. Chiederà un gioco aggressivo e verticale, attitudine, questa che guardando alle statistiche non mancava al Verona di DiFra, a crescere dovrà essere l’intensità, che non si è vista in maniera continuativa nella precedente gestione tecnica. Il temperamento e grinta sono dei punti fermi da mettere sempre in campo per Tudor, che da subentrato ha centrato la salvezza con l’Udinese nel 2018 e nel 2019. Con lui il Verona potrà anche virare su un attacco a due punte, e in questo senso saranno da rimettere in corsa, in un reparto che ha qualità consistenti (tra Gianluca Caprari, Giovanni Simeone e Matteo Cancellieri), Kevin Lasagna – allenato da Tudor all’Udinese – e Nikola Kalinic, che come il tecnico è di Spalato. All’Hellas non sono ancora riusciti a incidere com’era nelle aspettative, ma è tempo di recuperare.