In tempi di coronavirus, quale potrebbe essere il compleanno ideale per un calciatore? Non chiedetelo ad Amadou Diawara, perché la risposta sarebbe scontata: giocare a pallone. E forse potrebbe essere accontentato, perché il 17 luglio prossimo, quando compirà 23 anni, è possibile che la Serie A sia ricominciata. "Sto vivendo questo periodo come tutti, con un po’ di stress - dice a Roma Radio -. Non vedo l’ora che finisca questo brutto periodo, perché sono rimasto sempre a casa".
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Come riporta Cecchini su La Gazzetta dello Sport, a Diawara è mancata la Roma e viceversa: "Mi ero inserito alla perfezione nel gioco di Fonseca. All’inizio, invece, venivo da un anno a Napoli nel quale avevo giocato poco. Quindi sapevo che alla Roma avrei dovuto dare il cento per cento quando mi sarebbe stata data l’opportunità. Ho capito cosa voleva Fonseca da me e dagli altri centrocampisti e mi sono inserito bene. L’allenatore ha le idee chiare: chiede di mettersi bene col corpo, venire ad aiutare i centrali nell’uscita di palla, perché vuole venir fuori dall’area sempre giocando col pallone a terra. È un gioco divertente".
Se il campionato avrà un nuovo inizio, sarà il momento della verità: "Sarà come ripartire. Ci siamo allenati a casa, ma dovremo avere la forza di ricominciare e andare a mille e non perdere l’obiettivo di stare tra le prime quattro. Speriamo che si giochi, perché ci teniamo a raggiungere il nostro traguardo".
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