I terzini nel calcio del tecnico della Roma sono pedine fondamentali, il fattore K può davvero cambiargli la vita sulle corsie esterne: Kolarov a sinistra e Karsdorp a destra, un’assistenza continua alla fase offensiva. E se sul capitano della Serbia non c’erano dubbi, la vera sorpresa di questo inizio di 2019 è invece l’olandese, considerando che appena due settimane fa la Roma stava cercando una squadra che lo prendesse in prestito per farlo giocare fino a giugno. Monchi ha continuato infatti a credere nelle qualità di Karsdorp e le ultime due prestazioni fanno capire che ci ha visto giusto. Rick deve crescere ancora, come dimostra l’azione con cui sabato il Torino è andato vicino al gol (palo di Iago Falque). L’olandese, però, ha dimostrato di essere finalmente un giocatore vero, si legge su La Gazzetta dello Sport.
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Di Francesco e il fattore K: Roma a tutto gas sulle fasce
Con Kolarov e Karsdorp il tecnico giallorosso ha due terzini che spingono. Il serbo segna (già 5 gol) e regala assist, l’olandese può essere un nuovo acquisto
Sull’apporto di Kolarov, invece, c’erano pochi dubbi, anche se poi l’inzio di stagione del terzino serbo non è che sia stato di quelli da incastrare nell’album personale dei ricordi. Complice probabilmente il Mondiale russo e le scorie che quasi ogni giocatori si porta dietro da quell’esperienza lì. Poi la ripresa. Da quando è arrivato a Roma, in Serie A, Kolarov ha segnato 7 reti e confezionato dieci assist, un rendimento ampiamente migliore di qualsiasi altro difensore della nostra massima serie. Kolarov non solo segna, ma fa anche segnare. E con lui a sinistra e Karsdorp a destra, l’impressione è che la Roma abbia trovato la formula giusta. È il fattore K, da non sottovalutare.
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