La partita con il Sassuolo a Silvio Berlusconi non è piaciuta. E ci mancherebbe. Così ieri, alla diciottesima visita stagionale a Milanello, il presidente ha evitato proclami («Nella seconda parte della stagione saremo la squadra italiana migliore: correremo verso il terzo posto e la vittoria in Coppa Italia»), messaggi fuorvianti («Non cambierei la rosa del Milan con quella della Juve e della Roma»), battute e giochetti vari («Hip hip hurrà» un po’ per tutti). No, ieri Berlusconi non aveva voglia di scherzare, ma di parlare seriamente del Milan, della sua crescita, dei margini di manovra sul mercato. E della possibilità di acquistare Mattia Destro, che è il primo obiettivo rossonero. E’ un’operazione complicata, che però i dirigenti del Milan sono convinti di poter concludere. Proprio l’argomento-Destro è stato quello che più ha coinvolto presidente, amministratore delegato e allenatore, che hanno anche parlato della sconfitta con il Sassuolo e delle altre possibili strategie sul mercato.
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Destro: Berlusconi dice sì. Ora il Milan pressa la Roma
Garcia non vorrebbe lasciare andare Destro senza un’adeguata contropartita e infatti la Roma sta pensando di acquistare Luiz Adriano, il brasiliano dello Shakhtar Donetsk il cui contratto scade a giugno e che quindi non dovrebbe costare molto.
DESTRO DA SOGNO Berlusconi è atterrato in elicottero alle 13,35 ed è stato accolto davanti alla club house di Milanello da Adriano Galliani e Pippo Inzaghi. Il primo segnale che non avrebbe incontrato la squadra era l’assenza dell’obbligo del pranzo: i giocatori sono arrivati alla spicciolata e non hanno visto Berlusconi, che era già andato in sala ristorante con l’a.d. e il tecnico. Inzaghi ha discusso della sfida con il Sassuolo con i suoi dirigenti e poi si è parlato di mercato. Argomento principale: Destro. Inzaghi ha chiesto il centravanti della Roma, ma la condizione economica del club non permette una forte spesa a gennaio. Così il Milan ha già fatto ai giallorossi una proposta, illustrata giovedì da Galliani a Sabatini nel corso di due incontri: prestito (oneroso) di Destro con diritto di riscatto, in cambio del prestito secco di Pazzini (il cui contratto scade a giugno). La Roma vorrebbe che ci fosse l’obbligo di riscatto e questo è il vero nodo della trattativa, che per il resto potrebbe anche accontentare tutti. In realtà, dal punto di vista tecnico i giallorossi non sarebbero soddisfatti. Garcia non vorrebbe lasciare andare Destro senza un’adeguata contropartita e infatti la Roma sta pensando di acquistare Luiz Adriano, il brasiliano dello Shakhtar Donetsk il cui contratto scade a giugno e che quindi non dovrebbe costare molto. Se anche Pazzini non dovesse andare alla Roma, comunque, la sua cessione resta indispensabile per permettere l’arrivo di Destro al Milan. Se non si libera il posto, insomma, Inzaghi non potrà avere un nuovo attaccante.
GLI ALTRI NOMI Berlusconi, Galliani e il tecnico hanno parlato anche del possibile acquisto di un terzino sinistro (Pasqual è il primo della lista), della situazione del centrocampista Witsel (che però è stato pagato 40 milioni dallo Zenit, difficile che possa muoversi in prestito: c’è stato finora un contatto interlocutorio tra i club), delle uscite (Niang piace all’Udinese, Saponara balla tra Bologna e Sassuolo, Van Ginkel dovrebbe tornare al Chelsea, Zaccardo e Albertazzi sembrano intenzionati a rifiutare ogni destinazione). Durante la riunione a Milanello è stato bocciato Osvaldo, offerto al Milan dal procuratore ma ritenuto poco idoneo dal punto di vista caratteriale.
LE PAROLE DI GALLIANI Poco prima delle 15 Inzaghi ha lasciato i due dirigenti per andare in campo a dirigere l’allenamento. Poco dopo Berlusconi e Galliani hanno raggiunto la squadra e hanno seguito la rifinitura da vicino. L’elicottero del presidente è ripartito alle 16,45, mentre Galliani si è fermato nel centro sportivo fino a poco prima della partenza del pullman per Torino. «Quella del presidente è stata una visita molto positiva - ha dichiarato l’a.d. all’uscita da Milanello -, abbiamo parlato a 360° di tutto, della situazione della squadra, dell’allenatore. E’ stato un colloquio privato tra presidente, amministratore delegato e tecnico. Abbiamo fatto una disamina con uno spirito collaborativo e amicale. Abbiamo fatto un po’ il punto sul mercato che è dinamico: vediamo cosa può succedere e se succederà qualcosa». Naturalmente nessun nome: «Né Destro né sinistro», scherza Galliani. Che già pregusta il momento in cui la trattativa per il centravanti della Roma entrerà nel vivo. I tre giorni del condor, quelli che chiudono il mercato e nei quali di solito Galliani si scatena, sono ancora lontani. Inzaghi ha fretta, vorrebbe subito i nuovi acquisti. E infatti Cerci è già rossonero. Per gli altri colpi dovrà avere pazienza. Il condor, intanto, si prepara a volare.
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