Si può discutere all’infinito se questo derby senza reti sia utile alla Lazio e alla Roma, scrive Pierfrancesco Archetti su La Gazzetta dello Sport, perché evita a entrambe una lunga coda di tensioni e polemiche, oppure se sia un’occasione buttata, soprattutto alla luce delle frenate di Milan, Napoli e Atalanta.
La Gazzetta dello Sport
Derby senza emozioni. Sarri e Mourinho si accontentano del pari
Quello che non si può discutere è quanto ha visto l’Olimpico stracolmo di gente: una partita brutta, triste e piena di errori; un’esibizione che sembra uscita da un calcio d’altri tempi, quando lo zero a zero spesso era una salvezza per tutti e, pur di difenderlo, nemmeno si provava a fare gol. E’ andata così anche stavolta, il secondo tempo è stato quasi deprimente: litigi, spintoni, proteste immotivate e un tiro, uno solo, nello specchio della porta (l’ha fatto la Lazio). Eppure Sarri è un riconosciuto costruttore di squadre divertenti, e Mourinho è fenomenale nel prendersi le vittorie anche quando sembra non possano arrivare. Possibile che il confronto tra di loro abbia prodotto questo spettacolo crepuscolare?
Nemmeno i giocatori di classe – e ce n’erano – hanno aiutato Mau e Mou a cambiare rotta alla sfida. L’unico che ci ha provato davvero è stato Luis Alberto, con tre colpi che hanno fatto vacillare la Roma (tutti nel primo tempo: il secondo è come se non si fosse giocato). Ha colpito un palo con un gran tiro da fuori area; ha messo sulla testa di Romagnoli una palla d’oro, che Rui Patricio ha deviato; ha sprecato infine un’opportunità con un tiraccio che non è da lui (ma quanto meno si era liberato). Le altre stelle? Dybala ha giochicchiato, Immobile ha un po’ lottato e un po’ litigato. Quanto a Pedro, lui no: ha solo litigato. Poi c’è Lukaku, che non si è acceso mai. Dove cominciano le sue colpe e finiscono quelle della squadra che non lo assiste? La sensazione è che Romelu abbia perso un po’ di smalto, e ci sta. Abbiamo apprezzato un paio di rincorse agli avversari, compresa una che gli è costata l’ammonizione perché ha dovuto stroncare un contropiede laziale con le cattive (se l’è presa con i compagni, a ragione). Fatto sta che, da quattro partite, e cioè dall’inferno di San Siro contro l’Inter, il belga ha avuto un solo lampo: è servito a regalare alla Roma la vittoria sul Lecce, però è troppo poco.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA