Domani alle ore 15 lo stadio Olimpico vedrà un derby tra Roma e Lazio decisamente particolare. Le società ufficialmente parlano di 35mila presenze, ma un conteggio approfondito racconta altro: sì e no si toccherà quota 25mila paganti. Ben mille, invece, gli agenti impegnati fuori dallo stadio, perché le preoccupazioni più grandi nascono lì per Gabrielli.
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Derby mai visto: Roma-Lazio senza curve
Le società ufficialmente parlano di 35mila presenze, ma in realtà si toccherà sì e no quota 25mila paganti. Si va verso un record negativo: nessun derby di campionato all’Olimpico ha avuto così pochi spettatori
Sud e Nord, come ricorda Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport", saranno vuote o quasi. I motivi della protesta sono noti, a partire dalla divisisione dei due settori con delle barriere. La Lazio ha venduto soltanto 2.700 biglietti, di cui 100 in Monte Mario e 300 in Nord. La Tevere vedrà al massimo 8mila persone, c'è aria di record negativo: nessun derby di campionato all’Olimpico ha avuto così pochi spettatori.
L'allarme, però, resta. C'è il rischio che gli scioperanti manifestino fuori lo stadio insieme, è proprio questo che teme Gabrielli: «Confido che alla fine possa prevalere il buon senso — ha detto —, ma non sono serenissimo. Stiamo prendendo in considerazione il fatto che possano esserci degli incidenti. Se sarà così, la risposta sarà repressiva. E di derby senza curve ne vedremo molti altri». È un avvertimento, ecco la chiave di lettura: Gabrielli ha voluto mandare un messaggio forte e chiaro agli ultrà.
Il pericolo è legato ai «cani sciolti». Ancor più delle azioni organizzate. Ancor più delle infiltrazioni di tifosi stranieri: 20 ultrà del Wisla Cracovia, altrettanti del West Ham, 5 (cinque) del Real Madrid, tutti gemellati con la Lazio. Che cosa vengono a fare? È la risposta degli ultrà a Gabrielli: tu mi mandi un messaggio, io porto qui i miei amici pronti a «giocare», semmai dovesse cominciare una partita anche fuori dallo stadio.
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