Stavolta il proverbio è stato profetico e quel non c’è due senza tre suona dolcemente nelle orecchie dei tifosi e dei giocatori della Roma. Perché se è vero che questa è una Roma che fatica a segnare e a chiudere le partite, è anche vero che la difesa sembra di nuovo affidabile, se non granitica. Almeno nei numeri, visto che quella di Udine è la terza partita consecutiva in cui la squadra di Garcia non subisce gol (dopo quella con Genoa fuori e Milan in casa), confermandosi la seconda miglior retroguardia del campionato, alle spalle della Juventus.
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Il derby di Astori è già cominciato: “Ne so qualcosa…”
Perché se è vero che questa è una Roma che fatica a segnare e a chiudere le partite, è anche vero che la difesa sembra di nuovo affidabile, se non granitica. Almeno nei numeri...
TABÙ INFRANTO A Udine, tra l’altro, la Roma è tornata a vincere alla ripresa dalle festività natalizie a tre anni dalla sua ultima volta quel Roma-Chievo (2-0) dell’8 gennaio 2012, seguita poi dai brutti k.o. di Napoli (4-1 nel 2013) e Torino, contro la Juventus (3-0), nella scorsa stagione. Se inversione c’è stata, grande merito è anche di Davide Astori (gol a parte) e compagni di reparto. «Volevamo fortemente questa vittoria, nella nostra testa c’è la voglia di vincere tutte le partite, da qui alla fine — dice il difensore giallorosso —. Siamo stati bravi a concedere poco, forse dovevamo chiudere la gara. Vorrà dire che ci siamo tenuti i gol per la prossima partita». Il derby, non certo una sfida come le altre, anche per Astori, che l’estate scorsa fu il protagonista di un rocambolesco derby di mercato. «Sappiamo l’importanza di questa sfida, la conosco anch’io. Per ora mi godo la gioia del gol, mi interessa questo».
GOL E FESTA Già, perché poi se la Roma è tornata alla vittoria, Astori ha meriti doppi. Essenziale in fase difensiva (come nel caso del salvataggio sulla percussione centrale di Allan), decisivo in quella offensiva, con il gol della vittoria. «Sono contento perché mi sono fatto un bel regalo di compleanno con un giorno di anticipo – continua Astori, che oggi compie 28 anni –. In settimana avevamo lavorato molto sui calci piazzati, sono contento che i risultati si siano visti». E abbiano portato in dote tre punti che permettono alla Roma di affrontare nel migliore dei modi un derby di alta classifica, con la Lazio terza (col Napoli, seppur a 9 dai giallorossi). Tra l’altro, per Astori sarà la prima stracittadina della sua carriera, di certo una sfida dal gusto particolare. Considerando anche l’altro derby, quello di mercato, andato in scena la scorsa estate, quando il difensore bergamasco sembrava di fatto già biancoceleste. Poi qualcosa cambiò e Davide firmò per la Roma. E chissà che il gol di ieri non gli valga la conferma per domenica.
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