"Ti saluto. Ora entro". Dove? "Ad una mostra". Dedicata a Pier Paolo Pasolini, Bologna centro, centralità abbracciata anche da lui, Lorenzo De Silvestri, 33 anni, uno che si è già guadagnato il rinnovo fino al 2023 (sul campo) e che da vicecapitano accoglie uno slogan nato nel 2019 "e verissimo, perché lo vivo, anche oggi. Bologna United mi piace, è perfetto, è unione potente, racchiude quel che siamo" dice il difensore intervistato da Matteo Della Vite su La Gazzetta dello Sport.
La Gazzetta dello Sport
De Silvestri: “Miha da brividi, questo Bologna potente come lui”
Confessioni da vicecapitano: "Mai visto uno forte come Miha Il sogno c’è: arrivare oltre 47 punti con lui vicino. Grandi con le grandi? Ora tocca alla Roma..."
Lei in quel primo tempo di Sinisa nel 2019 non c’era. Ma…"Ma vidi quel video e lessi quegli articoli che girarono il mondo. Ero a Torino, come sapete Sinisa lo conoscevo da anni. Mi vennero i brividi".
Giovedì mattina ha vissuto un bis. Col cuore. "E lo abbiamo voluto fare senza calpestare un termine che oggi, in questo presente difficile e per lui così pesante, è basilare: leggerezza. Parlo della leggerezza seria e concreta, quella che ti porta anche a sdrammatizzare nei momenti del bisogno. Quando dopo la gara vinta con l’Inter ho detto che il momento vissuto a parlare con Mihajlovic mi fa riflettere sulla vita è perché ero appena arrivato, come tutti, da una videochiamata con lui. E intendevo che intanto uno così forte non l’avevo ancora visto. E che davanti a cose del genere non esistono ruoli, allenatori, dirigenti, giocatori, terzini, portieri, centravanti, 3-5-2, giocare bene e giocare male, costruzione dal basso o lancio lungo. Tutto in subordine. C’è la persona con la persona. E che la persona deve vivere la vita appieno, in ogni istante e, come dice spesso Sinisa, con il pensiero che la vita stessa non si vive in assenza di problemi ma nonostante i problemi. E Mihajlovic ce lo sta dimostrando".
Una vittoria a Roma lo farebbe ancora felice. Ma, come dice lui, non lo farebbe uscire dall’ospedale perché senza di lui non perdete mai… (sorride) "Abbiamo 4 gare per prenderci un sogno… Dopo semmai glielo dico".
Avete battuto l’Inter, la Roma e la Lazio; pareggiato in casa-Milan e casa-Juventus: perché grandi con le grandi? "Sono quelle cose che non puoi spiegarti. Le cose da chiedersi è perché non siamo stati così bravi nelle altre gare. Ma capiremo".
La sua idea di Mourinho? "La prima volta lo vidi quando giocavo con la Fiorentina e l’Inter ci estromise in semifinale di Coppa Italia. Mi farà strano vederlo dentro all’Olimpico ma non vedo l’ora di giocare".
Il sogno sono i 50 punti? Battere la Roma da... laziale? "Il punteggio massimo con Sinisa è stato 47 punti: va superato. E il sogno vero è di poterlo fare avendolo lì. Vicino a noi".
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