Daniele De Rossi mastica un pareggio che sa tanto di occasione sprecata, soprattutto perché a stopparlo è stato l’amico Skorupski. Provando a metabolizzare la delusione, le parole dell’azzurro, al solito, non sono banali.
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De Rossi ci crede: «Creato tanto. Il campionato? È lungo, Juve…»
Il centrocampista giallorosso aggiunge: «La differenza i bianconeri la fanno in queste gare. E ci brucia»
«Con la Juve è un inseguimento da 15 anni? È vero, ma il campionato è lungo. Se andiamo a vedere la classifica, la differenza tra noi e la Juve sta nei match contro il Cagliari e in questo contro l’Empoli. Coi rossoblù non abbiamo difeso come i bianconeri; stavolta invece bastava una parata in meno di Skorupski. Abbiamo creato tantissimo. Le tante occasioni sbagliate all’inizio ci hanno fatto credere che la partita fosse facile e non abbiamo concretizzato. Brucia perché volevamo stare dietro la Juve e staccare le altre». Ancora più deciso, comunque, Daniele lo è stato sui tifosi, giunti in 4.000 a Empoli e sempre decisi nella lotta con le barriere in Curva. «I tifosi ce li hanno tolti in casa e ce li riprendiamo in trasferta. Tifare è giusto, come essere puniti quando si sbaglia. Però quando la cosa diventa preventiva non va bene. Capita solo a noi questo. Non ci stanno facendo una bella figura».
I titoli di coda però sono sul giallorosso. «Sono 15 anni di Roma e sono contento. Spero che ci siano altri traguardi da raggiungere e sto qui anima e corpo affinché succeda. Io alla Juve? Non so se sia vero, loro hanno forza di comprare giocatori più forti di me. Col club del mio futuro non abbiamo parlato, ma anche se dovessi andare via, mi aspetto che mantengano lo stesso atteggiamento: questa piazza prima o poi deve vincere».
(D. Stoppini)
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