L’avreste mai detto, ragazzi, che, scrive Giancarlo Dotto su La Gazzetta dello Sport, al minimo mezzo passo falso, i fucilieri di Sir Mourinho avrebbero aperto il fuoco contro la Roma derossiana, non dopo essersi leccati i baffi della goduria più sfrenata? Detto che la Roma di Lecce è stata davvero povera cosa, detto che a un allenatore esordiente per quanto superdotato e predestinato si possa e si debba concedere il bonus di commettere qua e là qualche ca**ata, dovuta anche, magari, alla voglia di strafare, davvero qualcuno pensava che questa Roma possa presentarsi in campo senza Dybala, Pellegrini, lo Smalling di ieri e lo Spinazzola di oggi ed essere la stessa?
La Gazzetta dello Sport
De Rossi, basta un pari per far risvegliare i fucilieri di Mourinho
A Roma e ovunque l’Incantatore José aveva giocato la sua partita altrove. Ha dato spettacolo ovunque Mourinho, tranne che in campo. Era stato “The Guardian” il primo a raccontare Mourinho come il Donald Trump del pallone. Il leader da idolatrare non ha mai la faccia e le parole di Daniele, uno che non si vergogna di firmare e mostrare in bianco la sua felicità di essere a Trigoria, ma l’irraggiungibile superbia di José alias Donald che trascina le sue folle adoranti nella guerra contro l’establishment.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA