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rassegna stampa

De Rossi: “Allenerò la Roma quando l’avrò meritata. Totti spero possa tornare”

Getty Images

Lunga intervista domani su Sportweek: «Con Mancini e gli azzurri esperienza indimenticabile. Ora vorrei guidare una “mia” squadra»

Redazione

"È stata una scelta difficile ma lascio la Nazionale". Poco più di un mese dopo la trionfale esperienza all’Europeo di calcio, Daniele De Rossi annuncia l’addio allo staff azzurro di Roberto Mancini. In una lunga e intensa intervista a Sportweek in edicola domani con la Gazzetta dello Sport, l’ex romanista spiega le motivazioni di una decisione presa a malincuore: "È stata una scelta difficile perché mi sono trovato splendidamente con tutti. Io ho dato loro forse l’uno per cento e loro in cambio mi hanno permesso di vivere un’esperienza indimenticabile. Sarò sempre debitore verso la Nazionale. Però ho chiaro cosa voglio fare: allenare. E per quanto possa sembrare strano, visto che ho solo 38 anni e non mi sono mai seduto in panchina, mi sento pronto"

De Rossi fedele a se stesso, un uomo da sempre poco incline alle frasi fatte e alla diplomazia di comodo, non si nasconde davanti a temi che lo portano controcorrente, scrive oggi Andrea Di Caro. Come quando si parla dei giocatori inglesi che si sono tolti la medaglia al momento della premiazione ("Ho trovato la polemica nata in Italia patetica") e spiega i motivi per cui non siamo nelle condizioni "di fare la morale agli altri". Non poteva mancare il suo rapporto con la Roma, l’obiettivo futuro di allenarla ("Avverrà quando me lo sarò meritato, ma non è un’ossessione"), l’arrivo di Mourinho, l’ipotesi che potesse diventare il suo vice, il rapporto con Totti e l’augurio che "possa rientrare un giorno nella Roma, ma...", con un rimprovero al club per la gestione del dopo carriera del numero 10 con cui ha vissuto in campo mille battaglie.