Con le notizie al cardiopalmo che giungono da Firenze, tutto sommato finisce in gloria per la Roma, sognando che la Juve – solo a meno 4 – a febbraio inciampi col Crotone per rendere concreta la distanza dalla vetta. I giallorossi si sbarazzano del Chievo con un 3-1 in rimonta, reso bello dalle reti di De Guzman, El Shaarawy, Dzeko e infine Perotti su rigore. Il dato che più impressiona sono gli 86 punti conquistati nell'anno solare, che eguaglia il record della Roma spallettiana nel 2006.
rassegna stampa
De Guzman illude il Chievo, ma la Roma si sveglia: -4
I giallorossi conquistano 86 punti nell'anno solare: eguagliato il record del primo Spalletti del 2006
La Roma con le assenze di Manolas e De Rossi, oltre a Florenzi e Paredes, Spalletti rilancia El Shaarawy abbassando Nainggolan in mediana per dar vita a un 3-4-3 con gli esterni formula Brasile – Bruno Peres ed Emerson – che trovano ampi spazi sulle corsie laterali, perché la consegna per Salah e il Faraone è di stare stretti vicino a Dzeko. Su traversone di Izco, De Guzman aggira Peres e segna di testa. A dire il vero, un po’ un paradosso, perché in quei quindici minuti i giallorossi avevano messo il Chievo sotto pressione grazie a un buon pressing alto. Ne erano venute fuori 4 pericolose conclusioni di El Shaarawy, Nainggolan, Dzeko e Bruno Peres, l’ultima delle quali era finita sul palo esterno. Dopo la rete del Chievo, però, la Roma non perde la testa e così al 46’ l’ottimo Faraone guadagna una punizione che calcia in modo straordinario: è il pari, come scrive Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
Nella ripresa i giallorossi non alzano il piede dall’acceleratore e al 7’ El Shaarawy innesca Dzeko per la rete del vantaggio, sfruttando un doppio errore di Gamberini. Buon per il Chievo che Dzeko è in versione light in fase conclusiva, cosicché Sorrentino riesce a dirgli di no due volte, mentre in un’altra occasione il portiere è salvato dal palo su colpo di testa del centravanti. Insomma, la partita resta in bilico fino al recupero ma – dopo che il subentrato Perotti aveva sbagliato una facile occasione – è lo stesso argentino a siglare il tris su rigore, concesso per fallo di Costa sempre su di lui. È quello che serve per santificare il Natale da anti-Juve. Il resto, se il mercato aiuterà, sarà tutto da chiedere al 2017.
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