Il cantautore Francesco De Gregori ha rilasciato un'intervista al quotidiano "La Gazzetta dello Sport", nella quale si racconta tra il tifo per la Roma e il suo ultimo album "Sotto il vulcano". Questo un estratto delle sue parole:
rassegna stampa
De Gregori: “Questa Roma è forte, ma la Juve lo è di più. Totti è immenso”
Il cantautore e tifoso romanista: "Spalletti? Siamo amici, sarei contento se restasse. Scudetto? La speranza c'è sempre, ma attenzione dietro al Napoli"
E’ vero aveva dedicato la "Leva calcistica del '68" ad Agostino Di Bartolomei?
"No, è falso".
La Roma ha sei punti di distanza dalla Juve a sette giornate dal termine del campionato: nutre una speranza?
"La speranza c’è sempre, ma è meglio guardarsi le spalle dal Napoli, che è molto in palla, per evitare i preliminari di Champions. Il fatto è che questa Roma è forte, ma la Juve lo è di più, quest’anno è davvero incredibile".
Se la Roma fosse una canzone?
"Grazie Roma e Roma Roma di Antonello. E’ difficilissimo scrivere l’inno per una squadra, lui è riuscito in due imprese meravigliose, sono due canzoni intense, commoventi, una fortuna averle composte".
Canta:"Un giocatore si vede dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia...". Chi è?
"Francesco Totti. E’ immenso non soltanto in campo, ma anche fuori, apprezzo la sua autoironia".
Quale brano sceglierebbe per lui?
"Merita una grandissima canzone: Volare".
Spalletti?
"Siamo amici, sarei contento se restasse. Ammiro la sua indipendenza intellettuale: in un mondo di “forse” e di “non so” lui parla chiaro".
Domani la Roma gioca contro l’Atalanta, la leva calcistica degli anni Novanta...
"L’assonanza con la mia canzone non mi porterà a fare il tifo per loro – ride – spero che per un giorno si sentano un po’ più vecchi".
(G. Mancini)
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