Juventus, Napoli e Roma sono le big di oggi, ma le ritrovate ambizioni di Inter e Milan mettono in discussione le attuali gerarchie. E la Roma ha ben capito che aria tira. Soprattutto con i rossoneri in questi mesi non sono mancate le contrapposizioni.
rassegna stampa
Dallo scippo di Kessie alle divergenze in Lega. Dietro alla rivalità c’è la corsa per la Champions
Juventus, Napoli e Roma sono le big di oggi, ma le ritrovate ambizioni di Inter e Milan mettono in discussione le attuali gerarchie
Prendiamo il caso Kessie, andato al Milan e non alla Roma per un ingaggio migliore. Guarda caso, adesso il proprietario del club romanista puntal’indice sia sulle spese per i cartellini, ma soprattutto sulla politica generosa alla voce stipendi della società di via Aldo Rossi. In quei frangenti la dirigenza milanista ha tentato poi di rompere le uova nel paniere a Monchi anche per il riscatto di Lorenzo Pellegrini, ma ha mollato la presa.
Come riportato nell'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", nelle roventi settimane che hanno preceduto l’accordo in via Rosellini sul nuovo Statuto, il Milan di Mister Li ha preso decisamente le parti dell’ala oltranzista (al contrario delle altre grandi) che ha spinto per una soluzione meno favorevole agli apporti esterni. In prima battuta l’a.d. giallorosso Umberto Gandini e il d.g. Mauro Baldissoni hanno evitato frizioni dirette con Fassone, ma è evidente che hanno visioni differenti. E non solo sul futuro politico del calcio italiano. È fatale prevedere nuovi dispetti tra Milan e Roma. La posta in gioco è troppo alta.
(C. Laudisa)
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