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ROME, ITALY - OCTOBER 31: Paulo Dybala of AS Roma celebrates after scoring the first goal for his team during the Serie match between Roma and Torino at Stadio Olimpico on October 31, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)
Se Trigoria è diventato un posto difficile per gli allenatori che vi lavorano, lo è anche per quei nazionali non convocati dai propri ct che ormai affollano il centro sportivo: un caso su tutti, quello di Paulo Dybala. Attorno al quale sono tornati puntualmente ad affollarsi dubbi e incertezze, in coincidenza con la crisi e il momento no della Roma. scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport. E ora che gennaio si avvicina, il potenziale rinnovo fino al 2026 del costoso argentino - legato a circa 14/15 gare da almeno 45' da giocare in questa stagione - sembra sempre più difficile. Per una questione, innanzitutto, di fiducia reciproca tra il trequartista e la società. Il culmine di una lunga serie di episodi "strani" si è avuto quando l'ex tecnico Ivan Juric la settimana scorsa ha annunciato nel pre-gara col Bologna che Dybala non avrebbe giocato per "un dolorino, non un vero infortunio, ma visti i tanti infortuni del passato non se la sente". Lui, la Joya, pensava di sostenere il provino decisivo più tardi, nella seduta pomeridiana, ed invece è finito tra i non convocati, in tribuna: sorpreso, ma forse non troppo, ripensando ai soli 24' in campo col Verona e alla panchina col St Gilloise in Europa League.
E proprio i retropensieri sulle ultime scelte del croato, che gli saranno sembrate forse imposte dall'alto, hanno riportato indietro le lancette al clamoroso no all'Arabia dell'argentino di fine agosto, quando ormai i Friedkin e l'Al-Qadsiah erano d'accordo per il suo trasferimento lontano dalla Capitale: con quell'offerta del club arabo di un triennale a 75 milioni di euro, tra fisso e facili bonus, che sembrava irrinunciabile. Sul più bello, invece, Paulo ha detto no, facendo saltare i piani del club, che non era più convinto evidentemente di puntare su un talento da 8 milioni di euro a stagione, fragile e discontinuo dal punto di vista fisico (dal 2022-2023 13 infortuni, 164 giorni di stop e 35 gare saltate). E allora si può di certo affermare che la diffidenza di Dybala nei confronti del club è ai massimi livelli al momento. E se non arriverà un tecnico che esplicitamente dichiarerà di voler puntare tutto su di lui, lo scenario davanti agli occhi per gennaio tornerà quello di fine agosto: ovvero una possibile cessione. Una domanda resta d'attualità: quante gare l'argentino da almeno 45' potrà giocare dalla ripresa di campionato in poi? Mistero.
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