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rassegna stampa

Dalle firme ai progetti, ora tocca a Friedkin fare grande la Roma

Piano di cinque anni e obiettivo Champions. Il nuovo presidente: "Si comincia". Subito il primo vertice

Redazione

Oggi sull’asse Roma – in un studio notarile legato ad una celebre figura istituzionale – Londra, Boston e Houston il club giallorosso cambierà proprietario, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.

A succedere a James Pallotta sarà Dan Friedkin responsabile del gruppo omonimo, che diventerà il 25° presidente della Roma. Il magnate texano (ma di origine californiana) acquisterà le 12 società della galassia Roma per 591 milioni (546 per quella principale). Depurata dai debiti e dalle incombenze finanziarie, però, la somma che sarà pagata a Pallotta sarà di 199 milioni, il reale valore del club (nel 2011 era di 110), il cui versamento finale arriverà alla fine dell’anno. Per il bostoniano e i suoi soci, una perdita significativa, visto che nelle casse hanno iniettato oltre 330 milioni.

Una volta firmato il closing, ci sarà il primo vertice operativo in «conference call», che vedrà attivi a Roma il ceo Guido Fienga e il vice presidente Mauro Baldissoni.

Al momento, è previsto che le qualifiche di direttore sportivo e direttore tecnico siano fatte a fine mercato. Il profilo che si cerca è di professionisti che abbiano esperienza di A in società di primo livello: Ausilio, Paratici e Giuntoli restano nel mirino. E non pare in agenda il rientro delle ex bandiere Totti e De Rossi, che peraltro si stanno muovendo nei loro ambiti professionali senza chiedere nulla.

Si sta già lavorando a un piano quinquennale, di cui i primi tre rappresentano il vero trampolino di lancio, e che avrà lo stadio al centro del progetto. Il messaggio che filtra è uno solo: avere pazienza. Non sarà un mercato di grandi colpi perché adesso è importante riportare in sicurezza i conti del club, ceduto forse con sette mesi di ritardo e per giunta dopo la pandemia. L’obiettivo sarà il ritorno in Champions, e per far questo si chiederà a Fonseca un salto di qualità e nel frattempo si blinderanno i gioielli (a cominciare dal rinnovo di Zaniolo) e si sta lavorando per il ritorno di Smalling, su cui c’è ottimismo.