Dal selfie di Totti contro la Lazio a gennaio all’esultanza di Acampora dello Spezia, la storia della Roma e del suo stadio si è andata complicando giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Dei 63 punti conquistati nell’anno solare dalla Roma, 30 sono arrivati nella capitale, gli altri lontano. Non è andata meglio nelle coppe dove, nei 90’ (la vittoria con l’Empoli è arrivata ai supplementari) tra Coppa Italia, Champions ed Europa League, Totti e compagni hanno vinto soltanto una partita su 8, subendo due batoste contro la Fiorentina di Montella (5 gol subiti e 0 fatti). Batoste che hanno segnato non poco il rapporto coi tifosi.
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Dal selfie al deserto. Il 2015 poco Olimpico
LContro l’Atalanta i presenti erano appena 22mila, nel derby di gennaio oltre 51mila, contro la Juve ad agosto 55mila, contro i campioni d’Europa del Barça 57mila. Contro lo Spezia appena 7mila
L’anno si era aperto nel migliore dei modi, visto il pareggio nel derby: è vero che la Roma non aveva vinto, ma la rimonta firmata dal capitano, lasciavano ben sperare. Da quel giorno però, era l’11 gennaio, tante delusioni, ad eccezione dei due derby di maggio e novembre e della gara di agosto contro la Juventus.
L’Olimpico si è svuotato sempre di più, scrive Chiara Zuccchelli su "La Gazzetta dello Sport". Lentamente. Contro l’Atalanta i presenti erano appena 22mila, nel derby di gennaio oltre 51mila, contro la Juve ad agosto 55mila, contro i campioni d’Europa del Barça 57mila. Contro lo Spezia appena 7mila. Oggi contro il Genoa ci saranno circa 20mila spettatori.
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