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La Gazzetta dello Sport

Dal ruolo al contratto, Roma è in ansia: cosa succede a Zaniolo?

Getty Images

Con Mourinho il rapporto è ottimo, ma Nicolò sa bene come il tecnico pretenda un lavoro in copertura assai dispendioso

Redazione

Punti di svolta. Domenica, quando al 26’ della ripresa – con la Roma capolista in svantaggio a Verona – il tabellone dei cambi raccontava che Mourinho stava per rinunciare a Nicolò Zaniolo per il forcing finale, la sensazione di sorpresa è lievitata, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Fra tifosi e addetti ai lavori, infatti, sono tornate in mente le piccole e grandi narrazioni degli ultimi mesi. Fra le tappe del periodo, poi, hanno trovato spazio anche le parole di Francesco Totti. L’ex capitano della Roma non ha speso solo parole al miele per Nicolò, ma anche graffi. La scorsa settimana, ad esempio – dopo aver santificato Pellegrini – su Zaniolo ha detto: “Ci auguriamo che diventi un campione, ma deve ancora dimostrare tanto”, per poi concludere con un “riaggiorniamoci fra dieci anni per vedere che livello avrà raggiunto”. E dieci anni sono apparsi a tutti una distanza siderale per dare dei giudizi. Per parte sua, Zaniolo ha tenuto finora un profilo basso. Su Totti il suo mantra è stato questo: “È una leggenda, solo a vederlo ti vengono i brividi. Mi è stato vicino dopo gli infortuni”. Insomma, il ragazzo si è lasciato scivolare tutto addosso, anche se la sensazione è che all’inizio il feeling fosse superiore. Non è un caso che Francesco gli abbia affittato anche casa, pur per breve tempo. Dopo il primo infortunio, infatti, per questioni scaramantiche, Nicolò ha voluto lasciare l’appartamento, anche se tutti escludono che questo abbia portato a dissapori. Anzi, radio mercato sussurra che Totti si sia anche interessato alla procura dell’azzurro, ma che l’ipotesi non si sia concretizzata. I problemi veri sono legati solo al campo e, se vogliamo, a quell’antica promessa di revisione del contratto che l’attaccante vorrebbe fosse onorata, come l’agente Vigorelli ha segnalato nei giorni scorsi al g.m. Pinto, dandosi appuntamento per un incontro. Con Mourinho il rapporto è ottimo, ma Nicolò sa bene come il tecnico pretenda un lavoro in copertura assai dispendioso, soprattutto per chi come lui è reduce da un lungo stop. Non è un caso che, proprio domenica, il portoghese abbia spiegato: “Zaniolo doveva aiutare di più Karsdorp”. D’altronde, parliamo di uno Special One che ha convinto gente come Eto’o e, in tempi più recenti, Dele Ally o Son a lavorare tanto per la squadra.