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La Gazzetta dello Sport

Dal rientro di Bonucci alla carta Miretti. Le Mosse di Allegri per sfidare Mou

Dal rientro di Bonucci alla carta Miretti. Le Mosse di Allegri per sfidare Mou - immagine 1
Il tecnico bianconero recupera il capitano, ma non Di Maria. Il centrocampista può liberare Locatelli dai compiti di regia

Redazione

Lo 0-0 in casa della Sampdoria ha scatenato sui social la reazione di quella fetta di tifosi della Juventus anti-allegriana scrive Marco Guidi su La Gazzetta dello Sport. Per la fazione di critici dell’allenatore bianconero, non sono bastate infatti le assenze a giustificare il calcio proposto a Marassi. Max nel dopogara è stato decisamente più diplomatico, apprezzando la solidità della squadra («Abbiamo rischiato pochissimo») e rimarcando come gli infortuni di certi top player complichino inevitabilmente la strada verso la vittoria. È il celeberrimo discorso sulle categorie dei calciatori. Allegri, però, in vista della Roma potrebbe studiare degli aggiustamenti, perché al di là delle spiegazioni pubbliche, che qualcosa non sia andato per il meglio nella Juve di Genova sarà stato evidente anche al tecnico livornese. Soprattutto nel primo tempo, la squadra bianconera è parsa in difficoltà nella costruzione, con Locatelli spesso schermato da Caputo nella ricezione palla o le due mezzali troppo distanti. Sui social, è stata diffusa un’immagine eloquente: Juve in possesso palla, i quattro difensori più Locatelli in linea, McKennie e Rabiot larghi e i tre attaccanti nella metà campo della Samp. In mezzo al campo, un’autentica voragine popolata solo da giocatori blucerchiati.

Le ironie non si sono risparmiate: «Dal falso nove al falso centrocampo», «Ecco l’Allegri ball» e via dicendo. Qualcosa va registrato, ma resta da capire cosa, almeno dal punto di vista dell’allenatore. Volendo osare un po’ di più, Max potrebbe variare i modulo, dal 4-4-2 o 4-4-1-1 al 4-3-3. Alcune soluzioni, però, presupporrebbero l’arrivo di un altro attaccante o di nuovo l’impiego di McKennie sotto punta (deludente). Difficile, invece, che Allegri rischi Kean dal 1’: innanzitutto perché svuoterebbe la panchina di una delle poche armi offensive da giocarsi in corso d’opera, quindi perché la giovane punta italiana pare poco adatto da seconda punta in appoggio a Vlahovic per caratteristiche. Kean, in alternativa, potrebbe anche essere utilizzato da esterno d’attacco, come negli ultimi 10’ con la Samp, ma a quel punto resterebbe fuori uno tra Cuadrado e Kostic, a meno di strane alchimie tattiche. La sensazione è che Allegri non si scosterà di moltissimo dal sistema di partenza visto a Marassi, per poi al limite portare correttivi nello sviluppo del match. Basterà per battere una Roma partita con due vittorie e zero gol subiti?