Roma-Carpi è anche stata la rivincita di alcuni: De Sanctis, Maicon, Gervinho e Garcia. Nonostante i fischi ad inizio partita. De Sanctis si è riscattato con il rigore parato, Maicon con l'assist per Digne, Gervinho con una prestazione del primo anno e Garcia con 5 gol che non arrivavano da 2 anni.
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Dai fischi agli applausi. Una rivincita per tre: «Siamo tornati grandi»
De Sanctis si è riscattato con il rigore parato, Maicon con l'assist per Digne, Gervinho con una prestazione degna del primo anno nella Capitale e Garcia con 5 gol che non arrivavano da 2 anni
Come scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, da indesiderati ad eroi. O giù di lì. «È stata una settimana in cui non sono stato messo nelle condizioni ideali per allenarmi – dice De Sanctis –. Il calcio è così, soprattutto a Roma e Napoli, bisogna accettare il fatto che i tifosi pretendano tantissimo. Ma devono capire che solo con l’equilibrio nei giudizi e nella passione si può avere un ambiente vincente. E che gli sforzi di giocatori e società devono essere accompagnati dal loro entusiasmo. Io sono esperto e riesco a somatizzare le critiche, ma se questa pressione va sui più giovani il potenziale della squadra si perde. I tifosi devono avere equilibrio. Perché noi abbiamo un obiettivo finale, da festeggiare tutti insieme».
Garcia, però, la pensa in modo diverso.: «Morgan ha ragione sul fatto che dobbiamo avere consapevolezza dei nostri mezzi e metterli sempre in campo, cosa che non sempre ci è riuscita». Su Gervinho è proprio il tecnico francese il primo ad essere contento: «Sappiamo che lui può fare grandi cose sul piano offensivo. Ora ha ritrovato fiducia e per un attaccante questo è fondamentale». L'ivoriano parte parlando dei fischi: «Non fanno mai piacere, ma vuol dire che i tifosi si aspettano molto da me. Avevo voglia di giocare e dimostrare di essere il Gervinho di sempre. Quest’anno abbiamo un super attacco, è tutto più semplice».
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