Ci sono giornate che possono decidere il destino, scrive Alessio D'Urso su La Gazzetta dello Sport. A volte, si rivelano perfette. Altre volte, un grande flop. Ma quando arrivano, devi provare a cogliere l’occasione al volo. Non c’è più tempo per riflettere. In attesa dei cieli d’Europa (League) e del Feyenoord, in attesa della sfida ad alta quota di campionato di lunedì col Torino, c’è un piccolo esercito di giallorossi che vola già alto con le motivazioni. E che vuole a tutti i costi meritarsi il sogno di una riconferma da parte della Roma, al di là delle rispettive scadenze del contratto. Da Mile Svilar a Sardar Azmoun, da Diego Llorente a Nicola Zalewski, sono tutte storie pronte al definitivo “decollo” dalla pista dell’Olimpico. Storie che non si accontenteranno mai di salire solo un gradino della scala delle ambizioni personali.
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Da Svilar ad Azmoun, che occasione lo sprint per un futuro giallorosso
Svilar ha saputo ribaltare le gerarchie imposte da José Mourinho, sorpassando il titolare Rui Patricio a forza di allenamenti intensi e riscontri sul campo. Uno che a Frosinone ha compiuto una parata eccellente stoppando Soulè e ha chiuso lo specchio della porta a Kaio Jorge. Uno che sa giocare con i piedi, impostare l’azione, uscire sui palloni alti senza paura e che, domani contro il Feyenoord, giocherà la partita del definitivo salto di qualità che può schiudergli orizzonti illimitati nella Capitale.
L’altro talento che contro il Feyenoord e il Torino vorrebbe attraversare lo spazio aereo dell’Olimpico stracolmo, prendendosi tutto, è Azmoun. E anche per lui è iniziata una nuova vita che promette un finale di stagione a lieto fine. Se da una parte Sardar piaceva pure a Mou, dall’altra è proprio DDR ad averlo trasformato in centravanti, primo cambio di Lukaku. E lui ha ricambiato la fiducia con il gol di Frosinone. Ora vuole convincere i Friedkin a riscattarlo a giugno dal Bayer Leverkusen alla cifra di 12,5 milioni di euro: un investimento non da poco, ma che l’attaccante sta dimostrando di meritare.
Una sfida più difficile, e per questo ancor più motivante, è poi quella di Zalewski, cresciuto nel vivaio, e del difensore Llorente, che a differenza del compagno giocherà dal 1’ domani e avrà una chance importante per spingere la Roma e De Rossi a riscattarlo dal Leeds, nella serata del debutto europeo del tecnico davanti ai propri tifosi. Il polacco, invece, è stato riportato in posizione avanzata da DDR già contro il Verona (dopo essere stato spostato in fascia da Mou) e proprio dalla rampa di lancio della trequarti ha la possibilità ora di spazzare via i dubbi sul suo conto e le voci di mercato (Fiorentina), rinverdendo i fasti della Conference League, quando per esempio il 28 aprile del 2022 giocò da leader in Inghilterra col Leicester nella semifinale d’andata (1-1), fornendo l’assist per il gol di Pellegrini. Tutto può succedere, domani.
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