"Il mio lavoro è cercare altri uguali o più forti. - ha detto qualche giorno fa Monchi - Forse quando lo prenderò, se lo prenderò, non sarà un nome che emozionerà. Ma dieci giorni fa molti di quelli che ora dicono che Malcom è fortissimo non sapevano neanche chi fosse. Il giudice finale è sempre il tempo". Ecco, qui dentro c’è molta della filosofia di Monchi, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Ma c’è soprattutto il mercato futuro della Roma, che poi balla tra i nomi di Samassekou, Bailey e Neres. Tre perfetti sconosciuti, almeno alle platee del grande calcio. Tre giocatori che, per dirla alla Monchi, "nessuno conosce ora, ma domani chissà". Un po’ come è stato per Under, di cui Monchi anche recentemente ha ribadito la paternità.
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Da Samassekou a Bailey, le scoperte di Monchi
l d.s. cerca il maliano ed è tentato dal giamaicano e Neres. Come con Under va a caccia di scommesse vincenti
Dei tre, il nome più caldo è sicuramente quello di Diadie Samassekou, il mediano maliano che è stato uno dei segreti dell’ultima stagione del Salisburgo. Non un gigante (1,77), né uno a cui a poter chiedere di avere confidenza con il gol (zero fatti in 117 partite in Austria, tra Liefering e Salisburgo). Ma, piuttosto, un bel mastino in mezzo al campo, ruba palloni di professione e con una già consolidata esperienza internazionale (25 gare europee e 4 con la sua nazionale).
Poi c’è Leon Bailey, l’ala giamaicana che ha fatto innamorare un po’ tutti dalle parti di Leverkusen. Uno che quando ti punta difficilmente gli levi palla. Lanciato dal Genk, quest’anno con i tedeschi ha segnato 12 reti, ma il Bayer vuole 50 milioni.
E poi c’è David Neres, forse quello che più assomiglia a Malcom, non fosse altro perché è brasiliano anche lui. Altro mancino che gioca a destra, ala veloce, che l’Ajax valuta 50 milioni. Baricentro basso, gioca con il piede invertito e adora partire da destra per venire a giocare dentro il campo. Quello che vuole Di Francesco. Preso dal San Paolo, con gli olandesi la scorsa stagione ha segnato 14 reti. Piace. Ma costa.
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