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La Gazzetta dello Sport

Da Roma a Milano, caccia al biglietto per l’Europa dei big

Da Roma a Milano, caccia al biglietto per l’Europa dei big - immagine 1
Se non ci fosse stato lo straordinario Napoli di Spalletti-Osimhen-Kvara, oggi saremmo qui a parlare di uno dei campionati più incerti ed equilibrati degli ultimi anni
Redazione

Se non ci fosse stato lo straordinario Napoli di Spalletti-Osimhen-Kvara, oggi saremmo qui a parlare di uno dei campionati più incerti ed equilibrati degli ultimi anni, scrive Nino Minoliti su La Gazzetta dello Sport. Sono infatti molti di più, quasi il doppio, i punti che dividono gli azzurri dalla Lazio seconda (17) di quelli in cui sono racchiuse le sei squadre che ancora possono sognare uno dei tre posti Champions che rimangono a disposizione (9, quelli che separano la già citata Lazio dall’Atalanta che chiude il “trenino”). Le nude cifre dicono molto di un torneo segnato dalla lunga pausa imposta dal primo Mondiale autunnale della storia, nel quale oltre alla cavalcata del club che si appresta a conquistare il suo terzo, strameritato scudetto, si sono registrate le contro-performance delle milanesi (il Milan ha fatto sin qui 11 punti in meno della stagione tricolore, l’Inter 12...) e la crescita delle romane (+9 la Lazio, +5 la Roma), mentre la Juve, al netto di “ballerine” penalizzazioni, è rimasta dov’era, come suppergiù ha fatto pure l’Atalanta (Gasp è a -2). Quello tra Roma e Milan di oggi pomeriggio si configura a tutti gli effetti come uno spareggio: stessi punti, stessa differenza reti (rossoneri posizionati avanti in classifica perché hanno segnato di più), pareggio all’andata, quel 2-2 acciuffato dai giallorossi nel finale e che per il Diavolo segnò l’ingresso nell’inferno di ghiaccio di gennaio, dove per Pioli e i suoi ragazzi se n’è andata mezza stagione...