Centrocampista centrale, poi trequartista, all’occorrenza mezzala, ma anche difensore. Se c’è una cosa che Bryan Cristante ha imparato, è che la sua duttilità tattica è una risorsa per tutti gli allenatori, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.
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Da riserva a capitano: Cristante è il jolly di Fonseca
Spesso 12° uomo, avrà la fascia contro la Juve. Il tecnico non ne fa mai a meno perché segna e si adatta a tutto
Domani a Torino, in teoria, potrebbe giocare ovunque: difensore centrale con Ibanez e Mancini, al posto di Kubulla, centrocampista con Villar e Veretout se Fonseca dovesse scegliere il 3-5-2, trequartista dietro la punta. Dodicesimo uomo Quello che potrebbe essere visto come un limite in realtà, per lui, è un vantaggio: nella formazione ideale non viene mai inserito, un posto però lo trova sempre, tanto che in questa stagione, ironia della sorte, per scelta tecnicahasaltatosoltanto la partita contro la Juventus all’andata.
Domani, con Pellegrini squalificato e Dzeko senza fascia, dovrebbe toccare a lui scendere in campo dall’inizio da capitano, un modo per celebrare, con 2 partite di ritardo, le 100 presenze in giallorosso.
D’altronde, dopo che De Rossi, nel giorno della sua conferenza d’addio, lo aveva riempito di complimenti, per Fonseca non è stato difficile promuoverlo sul campo.
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