L’intreccio più grande è quello che non si è mai verificato: per anni, infatti, la Roma ha pensato di regalarsi Domenico Berardi, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.
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Da Politano a Defrel e Difra: quanti incroci tra la Capitale e l’Emilia…
Oltre a Pellegrini ci sono stati tanti affari fra Roma e Sassuolo. Berardi è rimasto sempre e solo il sogno di una notte di mezza estate
Per Di Francesco era una priorità, e Totti era dello stesso avviso, Spalletti ci aveva fatto più di un pensiero, ma poi la società, viste le importanti richieste del Sassuolo, non è mai andata fino in fondo. E Berardi è rimasto sempre e solo il sogno di una notte di mezza estate. Altra trattativa non andata in porto è quella che avrebbe portato a Trigoria Roberto De Zerbi e forse è persino eccessivo parlare di trattativa: di certo, l’attuale tecnico del Sassuolo piaceva a Fienga e a Petrachi, che poi hanno deciso di virare su Fonseca anche perché De Zerbi voleva continuare il suo progetto in neroverde. Affari che invece sono andati in porto, oltre a Pellegrini, che al Sassuolo deve gran parte della sua crescita, sono quelli che riguardano i vari Frattesi, Politano, Antei, Federico Ricci, Marchizza, Mazzitelli e, un paio di anni fa, Riccardo Cappa, oggi al Teramo.
La Roma ha sempre riconosciuto al Sassuolo la capacità di saper crescere e formare i ragazzi, facendoli giocare quando c’è la possibilità senza pensare troppo al futuro. Dal canto suo, il Sassuolo, a livello economico, ha sempre guadagnato qualcosa da queste operazioni, alzando anche il livello di competitività della squadra. L'unico neo è stato l'acquisto di Defrel.
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