Se Mourinho vuole almeno tre pedine nuove nello scacchiere che dovrà essere quello presumibilmente titolare nella nuova Roma, è anche vero che non vuole "intralci" nel suo lavoro. Tradotto, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport.la prossima stagione non intende lavorare con giocatori che non rientrano nel suo programma. Ecco perché Tiago Pinto ha come priorità quella di sfoltire la rosa, visti i tanti giocatori in esubero presenti nella rosa della Roma. Nel caso non ci riesca in toto o anche solo in parte, Mou ha già fatto sapere che chi non fa parte del gruppo si allenerà a parte, con uno staff ad hoc. Ma nel suo gruppo vuole solo gente motivata. E che faccia parte del progetto tecnico-tattico. Il discorso più importante è quello sui giocatori in prestito, soprattutto quelli più pesanti a livello di ingaggio: Florenzi (Psg), Under (Leicester), Kluivert (Lipsia), b (Everton) e Nzonzi (Rennes). Una "manita" che solo di ingaggio pesa per circa 22 milioni di euro lordi, considerando che tutti sono ancora sotto contratto (con accordi fino al 2023, tranne Nzonzi che va in scadenza nel 2022). Per i cartellini di questi cinque a Trigoria sperano anche di incassare una quarantina di milioni. Ma ci sarà poi da piazzare anche altri rientri dai vari prestiti: Bianda (Zulte-Waregem), Coric (Lubiana), Antonucci (Salernitana), Riccardi (Pescara) e Celar (Cremonese), che complessivamente come ingaggi pesano per altri 5 milioni lordi e passa. E poi ci sono quelli che sono già a Trigoria. In primis ovviamente Pastore, che la Roma spera possa trovare un accordo per tornare in Argentina (al Talleres) o volare negli Usa, nella Mls, visto l’ingaggio di 4,5 milioni di euro. Poi c’è Fazio, ma anche Carles Perez (1,5), uno che con Mou non troverebbe spazio.
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