rassegna stampa

Da Ferrara a Liverpool un’invasione d’amore. È il popolo della Roma

La Champions del prossimo anno all’esame della Spal con 1.600 romanisti. E domani già si parte per l’Inghilterra

Redazione

Un’invasione d’amore che inizia stamattina e terminerà, forse, mercoledì sera, quando rientreranno a Roma gli ultimi tifosi di ritorno dall’Inghilterra. I primi partiranno già domenica sera col volo diretto delle 22, in un ponte ideale con i 1.600 romanisti che oggi a Ferrara occuperanno il settore ospiti dello stadio della Spal, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Esaurito, così come è esaurito lo spicchio romanista di Anfield.

Giovedì sera la Roma ha comunicato in via ufficiale che la vendita libera dei tagliandi per Liverpool non ci sarebbe stata perché erano terminati tutti i 2.500 posti in prelazione. Ieri mattina alle 5, davanti al Roma Store di via del Corso, c’erano oltre 70 persone in fila, delle quali almeno la metà era perfettamente consapevole di quello che la società aveva fatto sapere ventiquattr’ore prima attraverso tutti i suoi canali di informazione. «Ma non si sa mai», diceva un ragazzo chiamando in un’emittente, prima di tornare mestamente a casa «perché tanto è inutile». La speranza è che inutili non siano i due viaggi ravvicinati che attendono la Roma in 48 ore. Lontano dall’Olimpico campionato e Champions vivono due realtà opposte: mentre in Serie A fuori casa la Roma ha un rendimento di primo livello, in Europa non vince da settembre. Ha pareggiato a Londra e poi perso a Madrid, Kharviv e Barcellona, ma tra le mura amiche è sempre riuscita a ribaltare pronostici e risultati. Adesso l’attendono due prove del fuoco, decisive per la Champions di quest’anno e per quella del prossimo. Con al seguito 4mila romanisti in tre giorni.

A Liverpool i giocatori saranno seguiti anche da compagne e familiari, qualcuno porterà gli amici, qualcun altro ha invece scelto di partire solo. La Roma stasera dopo la partita tornerà in aereo, da Bologna, lunedì dopo la rifinitura il volo per Liverpool. Di Francesco vuole che i giocatori si stressino poco e pensa che stare a Trigoria il più possibile possa rappresentare per loro la soluzione migliore. Allo stesso modo, per non far perdere troppe ore di sonno ai calciatori, il tecnico ha scelto di restare a dormire in Inghilterra dopo la partita, per tornare con calma mercoledì.