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La Gazzetta dello Sport

Da Dybala ad Abraham, i leader più vincenti indicano la strada

Anche Rui Patricio, Matic e Pellegrini sono abituati alle partite che scottano
Redazione

Il discrimine fra luogo comune e verità acclarata, a volte, è più sottile di quello che si possa credere,  Perciò, nei giorni che contano - quando la linea d’ombra è difficile da individuare - ci si aggrappa alle certezze che si ereditano, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.  Così, alla vigilia della finale di Europa League, nel ventre della sala stampa di Budapest, rimbomba uno dei mantra dello sport a tutte le latitudini: vincere aiuta a vincere. In questo senso, nonostante anche il Siviglia annoveri vincenti di caratura internazionale, la Roma non è messa affatto male. Anzi. Senza neppure voler considerare il successo di un anno fa in Conference League, che accomuna gran parte della rosa giallorossa, sono tanti i calciatori a disposizione di José Mourinho che in passato hanno alzato dei trofei sia a livello europeo che mondiale. E chi sorprendentemente non vi è riuscito, in ogni caso sa bene come farlo. Un nome per tutti: Nemanja Matic, che ha vinto un titolo in Portogallo e cinque in Inghilterra, ma ancora insegue il primo acuto continentale. Un problema che non ha di sicuro Rui Patricio. il portiere portoghese, infatti, ha in bacheca anche un campionato europeo vinto così da protagonista, nel 2016, da avere avuto una statua dedicata. La Roma poi ha a disposizione un campione come Dybala? La Joya, a dicembre, è stato decisivo in Qatar calciando uno dei rigori che è valsa la Coppa e oggi a Budapest cerca il suo primo trofeo internazionale in un club.  Ma sulla scia di Mourinho c’è anche un altro che potrebbe centrare un proprio “triplete” personale: Tammy Abraham. Il centravanti inglese, infatti, ha già vinto una Champions e una Conference (oltre a una Supercoppa Europea), perciò se stasera arrivasse anche l’Europa League, centrerebbe un filotto per certi versi storico.