Adesso vale tutto. Il credito è finito, prosciugato dai continui prelievi di Bancomat sotto forma di pareggi. Eppure la scorsa stagione il conto era stato riempito. Non sono servite sconfitte, neppure bonifici pesanti in uscita: due mesi per rovinarne 13 di perfezione quasi assoluta. Così funziona il mondo, il rosso in banca si raggiunge anche a colpi di 250 euro. Rudi Garcia è ora un ministro senza portafoglio, a cui la Roma chiede di guadagnare l’ingresso in Champions e se possibile pure sfondare il salvadanaio dell’Europa League. Ma adesso la scommessa s’è fatta pesante, l’aria s’è fatta poco respirabile.
rassegna stampa
Credito finito per Garcia. Il rapporto adesso è in crisi
I risultati poco convincenti hanno portato qualcuno a digerire con più fatica le esclusioni, i rimproveri, i consigli.
"LA CRISI Adesso vale tutto. Vale pure non credere nella scollatura tra una parte dello spogliatoio e l’allenatore. E invece è vero il contrario. È vero che i risultati poco convincenti hanno portato qualcuno a digerire con più fatica le esclusioni, i rimproveri, i consigli. Come quella volta che il tecnico — è storia dello scorso autunno — fece un riferimento all’attenzione che i giocatori avrebbero dovuto tenere nei comportamenti fuori dal campo. Come quando — ritorno col Bayern — a qualche calciatore apparve strano stravolgere un atteggiamento in campo tenuto per un anno e mezzo: si gioca col 4-4-2, conta solo non prenderle, per quegli stessi giocatori che solo due settimane prima erano stati convinti che Roma- Bayern sarebbe stata una partita da giocare alla pari.
"E IL MERCATO? Com’è strana la vita: adesso il rimprovero più grande che si può fare a Rudi Garcia è proprio quello di non avere un piano B. Era già successo al Lille: gli avversari ora conoscono la Roma, lui però va avanti sempre con la stessa maschera. A vederla con i suoi occhi, però, quella stessa maschera è obbligata. Perché il secondo posto sarebbe il risultato giusto per una squadra che via via ha perso i suoi riferimenti. Perché — ecco la distanza con la società — c’è qualcuno che il conto in banca a gennaio l’ha ritoccato: chi con Gabbiadini, chi con Mauricio, chi con Salah, chi persino con Muriel. La Roma no. La Roma ha acquistato due calciatori, Doumbia e Ibarbo, che usciranno forse dall’uovo di Pasqua, quando invece erano attesi nella calza della Befana.
"TOTTI FUORI Ora è tempo d’Europa e chissà se Garcia almeno potrà contare su Totti: il capitano ieri non si è allenato per un affaticamento al flessore della coscia sinistra, è facile immaginare che al Franchi parta dalla panchina. Dentro gli altri, altro giro di ruota, tanto ogni previsione è inutile. Perché il match col Chievo ha azzerato i discorsi, come ‘a livella di Totò. Adesso vale tutto. Vale pure immaginare un allenatore che, se dovesse capire di non poter più fare calcio a Roma, in estate potrebbe scegliere vie alternative. Sarebbe la conclusione di una storia d’amore. Come una coppia che si arrende al primo vero momento di crisi: un finale banale, no?
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